Sport

domenica 17 novembre 2024

Sinner vince anche le Atp Finals, il torneo dei "maestri" vede sventolare il tricolore per la prima volta

Sinner vince anche le Atp Finals, il torneo dei "maestri" vede sventolare il tricolore per la prima volta

di Gazzetta

La aspettavamo da tanto, alcuni di noi la aspettavano da sempre. 

L’ultima vittoria di un tennista italiano in un grande torneo in Italia risaliva a mezzo secolo fa (Adriano Panatta, Internazionali ‘76). 

Molti dei nuovi adepti di Jannik Sinner non erano nemmeno nati. Eccola, è arrivata. Ed è bellissima. Sinner ha battuto in finale lo statunitense Taylor Fritz con il punteggio di 6-4 6-4 e si è preso anche le Atp Finals, il torneo dei “maestri” che vede sventolare per la prima volta il tricolore, per di più nella bellissima cornice dell’Inalpi Arena di Torino, ribollente di 12mila cuori. 

Che poi, a pensarci bene, non è una prima volta, ma un capitolo intermedio di un romanzo già ricco di emozioni, iniziato, per i pionieri della Sinnermania, con la vittoria nella Next Gen 2019 e, per il popolo trasversale che ormai ondeggia a milioni, con la fantastica volata in coda alla stagione 2023 (finale persa alle Finals contro Djokovic, vittoria in Coppa Davis), e proseguito con la consacrazione di quest’anno: Australian Open, primo posto mondiale, Us Open, e poi 3 Masters 1000 e il trionfo qui a Torino, per un totale di 8 tornei vinti. E ora ci sono le finali di Coppa Davis a Malaga per uno storico bis.

Un super 2024

Sinner chiude un anno fantastico nel circuito diventando il primo giocatore a vincere 70 incontri e a conquistare 8 trofei da Murray nel 2016 (78 vittorie, 9 titoli). Una recita da protagonista dipanata lungo tutta la stagione (solo 6 sconfitte) ma divenuta un monologo negli ultimi mesi, come certifica il filotto di 11 partite vinte consecutive e di 26 successi negli ultimi 27 match (unico k.o. quello contro Alcaraz in finale a Pechino). A Torino, con la spinta del pubblico di casa, è stata impressionante la dimostrazione di superiorità di fronte ai top player. Messi al tappeto, nell’ordine, il n.9 al mondo De Minaur, il n.5 Fritz, il n.4 Medvedev, il n.7 Ruud e ancora Fritz (che da domani scavalcherà Medvedev in classifica), in 6 ore e 52 minuti. “Jannik non ti lascia respirare”, aveva detto ieri Ruud dopo essere stato preso a pallate. Così è stato anche nell’atto conclusivo.

Condividi

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

Primo utilizza Cookie di terze parti per personalizzare gli annunci pubblicitari e analizzare il traffico in ingresso. Fornisce informazioni ai Partner sul modo in cui utilizzi il sito, i quali potrebbero utilizzarle secondo quanto previsto delle proprie norme. Per saperne di più o negare il consento a tutti o alcuni cookie clicca su Maggiori Info. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione acconsenti all’uso dei Cookie da parte dei servizi citati nell'Informativa Estesa.

Maggiori Info