Sconfitta in quattro set per la MegaBat Vallefoglia a Trevi

Sconfitta in quattro set per la MegaBat Vallefoglia sul campo della Lucky Wind Trevi, più fredda nel finale testa a testa del quarto set dopo aver dominato i primi due ed aver subito il ritorno delle MegaBat girls, giunte ad un passo dal tie-break. Partita divisa in due parti: dopo un inizio equilibrato (MegaBat avanti 8-7) i primi due set sono stati completamente in mano alle padrone di casa, autrici di un break a metà primo set (9-3) che la ha portate al comodo vantaggio mantenuto sino alla fine del primo parziale. Nel secondo, MegaBat fuori gioco sin dall’inizio e incapace di reagire, sino a subire un severissimo 25-11. Terzo e quarto set, invece, hanno visto una MegaBat del tutto diversa: terzo parziale condotto allungando sino al +7 sul 16-9 e poi chiuso sul 25-20. Nel quarto set, equilibrio sin dall’inizio, pur se con Trevi a tentare continuamente l’allungo e la squadra di coach Bonafede a tornare ogni volta sotto. Finale tiratissimo: sul pari a quota 23 decidono un errore in attacco ed un ace subito. La Lucky Wind festeggia, la MegaBat rimpiange soprattutto i primi due set giocati al di sotto delle proprie possibilità. 

Così il direttore sportivo Pier Giuseppe Babbi: “Negli ultimi due parziali la squadra ha dimostrato le proprie qualità, pur pagando nel finale dell’ultimo set un paio di errori di troppo. Il vero rammarico è per i primi due set, dove Trevi ci ha sopravanzato sotto ogni aspetto, ma soprattutto in aggressività. Il campionato di B1 non perdona un atteggiamento del genere: Trevi ha lottato più di noi, ha raccolto palloni su palloni senza mollare mai ed ha dimostrato di essersi calata alla perfezione nel tipo di torneo in cui entrambe giochiamo. Dobbiamo crescere molto nell’approccio alle partite: su campi del genere non puoi partire sotto due set a zero e poi pretendere di farcela a strappare la vittoria”. La prossima partita della MegaBat Vallefoglia è in programma sabato 9 novembre alle 17.30 al PalaDionigi di Montecchio contro la Clai Imola.