La Vuelle lotta dopo un primo tempo disastroso ma non basta: all'overtime passa Trento

Match agli antipodi per le caratteristiche viste fino a qui tra Pesaro e Trento: da un lato i ben noti momenti di blackout dei biancorossi, causa principale delle sconfitte meno nette arrivate nelle scorse sei partite; dall'altro una Dolomiti che invece si infiamma facilmente, su tutti l'ex di turno Blackmon, autore di un avvio di stagione ottimo. Trento arriva alla Vitrifrigo Arena in un momento di grazia e di carica. Pesaro invece, sempre senza Totè (ne avrà ancora per qualche settimana), continua a lavorare su quanto di buono visto nonostante le sei sconfitte: tenacia anche quando la partita è andata, migliorie in difesa e possibilmente la compattezza vista nel primo quarto a Treviso. Per la Vuelle è l'ennesimo match clou per uscire da questa nefasta crisi e mettere a segno i primi due punti stagionali.

Primo quarto: avvio stitico di partita: zero punti da entrambi i lati del campo per quattro minuti e mezzo con diversi errori (anche banali) che avevano figurato una situazione tragicomica. La sblocca Trento, che poi infila un mini-parziale di 0-6 che fa chiamare subito time out a coach Perego per mettere una toppa a questo avvio allucinante. Non serve: gli ospiti arrivano allo 0-13 e la Vuelle continua nella disorganizzazione in attacco, costringendo Perego al secondo time out tra i fischi del pubblico. La solfa non cambia, Trento continua a giocare mentre Pesaro sembra non riuscire ad entrare in partita, errore dopo errore, anche in lunetta. Una tripla di Mussini chiude il primo quarto, ma un avvio così disastroso di partita non si era ancora mai visto. (8-18)

Secondo quarto: l'ingresso di Gentile per Trento dà ulteriore sostanza e fisicità alla squadra e la Vuelle ne subisce le conseguenze. Gli ospiti macinano, ormai in ritmo partita con un super Mezzanotti, Barford l'unico che prova a lottare ma è poco seguito dai compagni. Purtroppo la sensazione che la partita sia già andata fin dal secondo quarto aleggia non solo sul pubblico: Eboua che scarica, saltando e cadendo, un pallone all'arbitro è la fotografia perfetta di questa partita della Vuelle. Nonostante ciò, Trento dall'altra non sta facendo la partita della vita, anzi: sono diversi gli errori - spesso infrazione di passi - che rallentano la corsa della Dolomiti. Ma contropiedi facili spinti da Craft, Forray e Blackmon e le distrazioni in difesa della Vuelle concedono agli ospiti un margine rassicurante. Si va all'intervallo 31-42: per come è andata la partita, ci si mette la firma.

Terzo quarto: entra in campo un'altra Vuelle: vogliosa, compatta, aggressiva. Chiude in difesa e attacca bene. Trento resta un po' a guardare e chiama time out dopo aver incassato il parziale: ora ci sono due possessi pieni di distanza, ed è già un piccolo miracolo. Dopo il time out la Dolomiti si insinua in area avversaria con Craft che segna appoggiando, ma i biancorossi non demordono e con un pubblico infiammato impattano 44 pari. Ora le due squadre giocano sullo stesso livello e si innesca un match acceso, fisico, con grande equilibrio. La Vuelle chiude il quarto addirittura avanti, spinta da una grandissima difesa e dai muscoli di Eboua. Non sappiamo cosa sia successo tra il secondo e il terzo quarto a questi ragazzi, ma va benissimo così. 61-57

Quarto quarto: la Vuelle rientra nel quarto tenendo alta la tensione con le triple di Pusica e Chapman. Trento però vuole restare in gara con Knox e un superlativo Mezzanotte. Gli ospiti provano a spingere puntando sull'arma che tanto ha fatto male alla Vuelle nei primi due quarti: la velocità. Craft è un razzo che squarcia il campo, con i biancorossi che non sempre riescono a chiudere bene gli spazi. Thomas, finalmente positivo, sporca un sacco di palloni ed è la chiave della difesa, anche se sotto canestro si soffre ancora un po'. Fortunatamente oggi a rimbalzo la Vuelle è attenta e non concede doppie occasioni a Trento, il che permette ai biancorossi di restare sempre avanti. Quando manca un minuto e mezzo la Vuelle inizia a calare di fiato e concentrazione e Trento, sempre in partita seppur inseguendo, impatta sul 77 pari: time out Perego, per rifiatare e rimettere ordine. E così è! Tripla di Pusica e canestro in contropiede di Chapman: time out Trento ora a 40" dalla fine. La tripla di Forray porta Trento a -2, Mussini dall'altra sbaglia da tre con una manciata di secondi dalla fine dei 24. Trento riparte a razzo con Craft che viene fermato da un fallo, col cronometro che die 4.4 secondi e Pesaro che spende bene il fallo, andando ora in bonus. Palla sotto a Knox che si gira per schiacciare ma subisce fallo: due su due ai liberi in maniera glaciale con un secondo e mezzo sul cronometro. Palla biancorossa ma Barford va corto da tre: è overtime.

OT1: il supplementare è delicato: Knox prima, Barford poi mantengono l'equilibrio. Kelly in rimorchio e un libero di Craft regalano a Trento un possesso pieno di vantaggio. Adesso è l'esperienza ad avere la meglio: la Vuelle è frettolosa e cerca in tutti i modi di accorciare il divario, il che la porta a sbagliare troppo. Dall'altra Trento piano piano si porta a distanza di sicurezza, mettendo a segno addirittura due alley-oop consecutive, bucando la zona press biancorossa. Barford riporta la Vuelle a -3 con tre liberi consecutivi realizzati (e chiuderà la partita uscendo zoppicando), ma sono troppi gli errori durante la partita dalla lunetta, vera croce di questa partita. La Vuelle si vede sfumare davanti agli occhi la prima vittoria stagionale. Non bastano due ottimi quarti, se a questi si fa precedere un primo tempo disastroso. Peccato. 95-101