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martedì 11 febbraio 2025
"Livelli di testosterone troppo alti", la pugile algerina Imane Khelif esclusa dai Mondiali femminili di boxe

di Gazzetta
La pugile algerina Imane Khelif - medaglia d'oro alle Olimpiadi di Parigi della scorsa estate - non potrà partecipare ai prossimi Campionati Mondiali femminili di boxe che si terranno a Nis in Serbia dall'8 al 16 marzo.
La decisione è stata presa dall’International Boxing Association, perché "non soddisfa i criteri di idoneità a causa di livelli troppo alti di testosterone".
Khelif torna dunque al centro delle polemiche: il suo genere è definito 'intersex' cioè affetto da iperandrogenismo, una produzione eccessiva di ormoni maschili, tra cui il testosterone.
La cosa crea appunto polemiche e criteri diversi di valutazione.
Come quelli tra il Comitato Olimpico Internazionale - che presiede le Olimpiadi e che non ne permette la partecipazione - e l'IBA che presiede invece i Mondiali di boxe e che la esclude, come peraltro successo anche un anno fa.
La motivazione
ll segretario generale e Ceo dell'IBA, Chris Roberts dalla Serbia ha detto: "Imane Khelif non è idonea per i nostri Campionati del mondo, non soddisfa i criteri di ammissibilità. Il nostro regolamento tecnico stabilisce chiaramente i requisiti e i criteri per l'evento. Conduciamo test di idoneità di genere in modo casuale e li condurremo durante i Campionati del mondo qui".
Khelif divenne famosa in tutto il mondo dopo che nel luglio scorso a Parigi la nostra pugile Angela Carini decise di ritirarsi dal match contro l'algerina.
"Lo fece su pressioni dell'IBA", commentò in quell'occasione il presidente del Coni Giovanni Malagò.
La Federazione Pugilistica Italiana nel luglio scorso ha deciso di lasciare l'Iba - espulsa dal Cio per corruzione - diventando membro della World Boxing, nuova organizzazione pugilistica mondiale.