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domenica 18 aprile 2021
La Vuelle non ne ha più: travolta anche a Trieste 101-88

"Abbiamo alcuni problemi fisici tra l’assenza di Delfino e l’infortunio subìto da Cain mercoledì contro Brindisi: valuteremo le sue condizioni con lo staff medico ma non voglio cercare scuse. Trieste è una squadra che è cambiata poco rispetto all’andata, è molto lunga, profonda e di qualità. In ogni spot può contare su due giocatori. Si tratta di una formazione forte, ci attende una sfida interessante. Dovremo giocare molto bene per vincere, la preparazione al match in questi giorni è andata bene e andremo lì con grande motivazione", ha detto coach Repesa alla vigilia del match.
PRIMO QUARTO: Altra partenza difficile per la Vuelle, con Trieste che prende un vantaggio grazie al tiro da tre punti e a una difesa che esclude i biancorossi dall'attacco in area, complice anche l'assenza pesantissima di Cain e con Delia che fa il buono e il cattivo tempo sotto canestro. Dopo un quarto, Trieste prova già la via della fuga. (33-15)
SECONDO QUARTO: La Vuelle cambia atteggiamento e ricuce l'ampio svantaggio alzando la difesa e le percentuali al tiro, disastrose nel primo periodo. Robinson è tra i fautori della rimonta in fase offensiva insieme a Zanotti che però soffre Delia in difesa. A parità raggiunta, una tripla di Doyle da otto metri regala a Trieste il possesso di vantaggio, figlio di qualche distrazione difensiva da parte della Vuelle che si lascia sfuggire due rimbalzi nella stessa azione. (52-49)
TERZO QUARTO: Trieste riprende la conduzione della gara a suon di triple con Alviti, mentre la Vuelle si aggrappa alla prestazione solida in attacco di Zanotti e Robinson, che però da soli non bastano. I padroni di casa prendono nuovamente il largo nel punteggio e Repesa prova a mettere una pezza con un timeout. Trieste rallenta un po' ma il divario è ancora ampio. (80-68)
QUARTO QUARTO: La Vuelle non ne ha più. Dopo aver aperto il quarto con una tripla di Zanotti che accorcia a tre possessi pieni la distanza dal pareggio, viene travolta da Trieste che rimette forza in campo con Alviti e con la straripante energina di Upson. Palle perse, distrazioni difensive e confusione in entrambe le fasi di gioco: a Pesaro si ripresentano spettri delle stagioni passate che, fino alle Final Eight, sembravano essere stati esorcizzati. (101-88)