Sport
sabato 16 aprile 2022
La Virtus è troppo forte ma la Vuelle esce a testa alta nonostante il punteggio

“Sfidare la capolista trasmette sempre vibrazioni speciali offrendo stimoli che ci permettano di fornire una prestazione adeguata al livello di avversari tanto blasonati. Il nostro pubblico saprà accogliere adeguatamente il ritorno a Pesaro di coach Sergio Scariolo e Daniel Hackett, le cui carriere cestistiche sono legate indissolubilmente alla storia della Vuelle. La gara prevede insidie legate alla forza degli avversari e al momento in cui li incontreremo. La Virtus vanta il miglior attacco del campionato e un collettivo profondissimo in grado di schierare quintetti equilibratissimi dove ogni giocatore può essere, a turno, potenziale protagonista. Le recenti vittorie hanno contribuito a darci ulteriore consapevolezza pur riconoscendo le difficoltà di ripetere gare di tale intensità in un arco di tempo così ravvicinato. La cornice di pubblico e il sostegno dei tifosi saranno da impulso per disputare una gara che possa rendere i tifosi pesaresi fieri del nostro impegno”.
PRIMO QUARTO: Partita molto bella già dall'avvio con la Vuelle che, di fronte all'enorme talento e fisicità della Virtus, pur soffrendo gioca con molta intensità e a testa alta. Bologna pericolosa sia da fuori che da sotto, con Jaiteh che fa valere i suoi chili. Dall'arco bella sfida tra veterani: Teodosic infila quattro triple; Delfino è in forma smagliante: segna e fa segnare i compagni. La Virtus quando accelera sembra imprendibile, ma la Vuelle riesce a starle accanto. (24-23)
SECONDO QUARTO: La profondità del roster permette alla Virtus di sistemare le pedine in campo e dominare su entrambi i lati del campo. La Vuelle fatica tantissimo ad arginare l'attacco virtussino ma soprattutto fatica a trovare la via del canestro, non segnando nemmeno un punto per 5 minuti e mezzo. La Virtus prova a fuggire con Jaiteh e Harvey, Pesaro prova a rimettersi in corsa con Delfino e nei minuti finali trova la forza di riportarsi sotto di due possessi. (37-43)
TERZO QUARTO: La Virtus rientra in campo a rullo. Hackett mette un paio di triple che rompono l'equilibrio con cui si era chiuso il primo tempo, ma è in difesa che le V Nere rendono l'attacco della Vuelle praticamente ingiocabile. Maglie nere ovunque e tanta fisicità creano molta difficoltà ai biancorossi che faticano a organizzare uno schema o entrare in area. La partita è formalmente già chiusa, l'ultimo quarto servirà solo per decretare lo scarto. (50-70)
QUARTO QUARTO: La Vuelle prova qualcosa di più del salvare la faccia, trovando la forza di provare a rimettersi in partita. Dal -22 toccato nel terzo quarto, i biancorossi accorciano a -12 grazie a Moretti e il carisma di Delfino. Il sogno di una possibile rimonta viene subito rispedito al mittente da Mannion con una tripla e qualche accelerata in area, riportanto la Virtus avanti di venti punti. La Vuelle ha pagato sicuramente lo sforzo delle due rimonte contro Sassari e Fortitudo e l'assenza di Jones nell'ultimo quarto (uscito zoppicante) non ha aiutato nell'arginare il punteggio, ma questa Virtus è davvero troppo forte per chiunque. Pesaro esce comunque a testa alta da questa settimana da tre partite in sei giorni vincendo quelle alla sua portata. (77-96)