Sport
martedì 16 febbraio 2021
Gerald Robinson, cuore biancorosso

di Luca Petinari
La notizia era ufficiosa, ma con il saluto sui social da parte della Victoria Libertas diventa ufficiale: Gerald Robinson lascia Pesaro direzione Digione, Francia.
Non è un colpo di scena: la guardia americana si era aggregata assieme ai ragazzi di coach Repesa con un contratto a gettone, che sarebbe scaduto all'indomani della Final Eight. Insomma, il tempo necessario per permettere a Frantz Massenat di recuperare dal brutto infortunio, che dovrebbe completarsi nelle prossime due settimane, quando riprenderà il cammino della Vuelle in LBA, ritrovando così la guardia titolare designata a inizio stagione.
Gerald Robinson era arrivato a Pesaro dopo il ritiro della Virtus Roma dal campionato, lasciando il trentunenne appiedato a stagione in corso. La chiamata di Pesaro come surrogato a Massenat è stata l'occasione per mettersi in vetrina e trovare un contratto una volta finito il periodo a gettone in biancorosso, vista anche l'intenzione della società di coprire solo momentaneamente l'assenza di Frantz. E a buona ragione, viste le prestazioni (ma anche il dato anagrafico) dell'americano con cittadinanza haitiana.
Per farla breve: che Gerald Robinson non avrebbe indossato la maglia della Vuelle dopo le Final Eight era già scritto e reso noto. Al suo debutto al Mediolanum Forum, lo stesso che ha ospitato la marcia (quasi) trionfale di Pesaro, Gerald ha fatto subito buona impressione: rapido e funambolico in attacco, aggressivo e attento in difesa. La voglia di mettersi in mostra, si direbbe. E il rendimento di Robinson è cresciuto partita dopo partita, inserendosi alla perfezione negli ingranaggi montati da Repesa.
Poi arriva la voce di mercato: la guardia americana ha trovato la destinazione una volta terminato il contratto a gettone. Digione, appunto. La notizia viene accolta con un retrogusto di amarezza: raggiunto l'obiettivo di trovare una sistemazione per chiudere la stagione, si potrebbe pensare che il rendimento di Robinson sarebbe andato piano piano a ritmi più blandi. Lo stesso Repesa commentò che la fuga di notizie non fa bene alla squadra. Ma d'altronde, cosa aspettarsi da un giocatore che sa già di partire?
Ed è qui che Gerald Robinson si ritaglia uno spazio nel cuore di ciascun tifoso pesarese. Nonostante un addio scritto nel destino, nonostante una destinazione già annunciata, le prove sul campo della guardia americana sono tutt'altro che scemate. Anzi. Una dimostrazione di professionalità? Assolutamente sì, ma c'è di più. Gerald Robinson ha dimostrato di essere un biancorosso vero, di aver onorato la maglia e la città, i suoi compagni di squadra e i suoi tifosi. Lo abbiamo visto ogni volta che si è buttato a canestro per appoggiare due punti o prendere un rimbalzo, oppure prendendosi un tiro difficile.
Merito di Repesa per aver creato un ambiente favorevole a queste condizioni. Onore a Gerald Robinson, cuore biancorosso. Brevemente sul campo, per sempre nell'animo.