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domenica 26 gennaio 2025

Vitri: "Un bel colpo Dante Ferretti assieme al Carnevale di Fano, altro che i soldi buttati al vento da ATIM"

Vitri: "Un bel colpo Dante Ferretti assieme al Carnevale di Fano, altro che i soldi buttati al vento da ATIM"

di Ufficio Stampa Micaela Vitri 

"Un bel colpo la collaborazione del Comune e dell’Ente Carnevalesca di Fano con Dante Ferretti - dichiara la consigliera regionale PD Micaela Vitri - coinvolgere il più grande scenografo della storia del cinema, come lo ha definito Leonardo Di Caprio, nel Carnevale più antico d’Italia, è un’iniziativa che arricchisce non solo la manifestazione, ma tutta la nostra regione. Per questo chiedo al presidente e assessore al Turismo di proporre una collaborazione come testimonial delle Marche".

Dante Ferretti, nato a Macerata, è una leggenda vivente del cinema mondiale: con 11 nomination agli Oscar e 3 vittorie per capolavori come The Aviator, Sweeney Todd e Hugo. 

"La sua fama internazionale rappresenta un valore unico per il territorio marchigiano. Dopo tanti soldi buttati al vento, e in particolare a Roma con Atim, ora propongo a la presidente una scelta importante: Dante Ferretti come testimonial delle Marche - prosegue Vitri - perché la sua storia e il suo prestigio attirerebbero più turisti dagli Stati Uniti di quanto abbia fatto ad esempio un’icone del calcio come Roberto Mancini dall’Arabia Saudita. Le Marche meritano di essere promosse attraverso le sue eccellenze culturali e creative". 

Vitri ha espresso i suoi complimenti al Comune di Fano e all’Ente Carnevalesca per aver saputo instaurare questa collaborazione di altissimo livello, sottolineando quanto sia importante valorizzare figure del calibro di Ferretti per incrementare il turismo culturale e consolidare il prestigio internazionale della regione. 

"Il genio di Dante Ferretti ci rimanda a immagini indelebili del cinema da Ginger e Fred a Titanic.Ieri ho partecipato con piacere - conclude Vitri - all’intervista racconto di Dante Ferretti al teatro della Fortuna ed è stato toccante sentirlo parlare della sua vita, iniziata sotto le bombe della guerra che lo aveva lasciato miracolosa vivo sotto le macerie, per arrivare ad essere lo scenografo dei più grandi del cinema. Dall’inizio con  Pasolini e Maria Callas protagonista in Medea, fino a Fellini e Scorsese, che da quando lo hanno incontrato non hanno più voluto altri scenografi".

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