Politica

mercoledì 09 dicembre 2020

Vitri sulla variante di Gimarra: "Oggi ho assistito al tentativo di bloccare lo sviluppo del nostro territorio"

Vitri sulla variante di Gimarra: "Oggi ho assistito al tentativo di bloccare lo sviluppo del nostro territorio"

di Micaela Vitri, consigliera regionale

Bloccare e rallentare lo sviluppo del nostro territorio depauperando la città di Fano. È questo ciò a cui ho assistito anche oggi in Consiglio regionale ad opera della giunta Acquaroli-Baldelli che, con la spinta del Movimento 5 stelle in Assemblea legislativa, ha provato, consapevole della reale impossibilità da parte della giunta regionale, a mettere un punto interrogativo alla variante Gimarra. Di fatto, al di là della retorica di circostanza, rimandando la palla al Comune di Fano che ha già iniziato l’iter procedurale e progettuale.

L’assessore Francesco Baldelli ha infatti risposto a un’interrogazione, posta dalla consigliera Ruggeri sul collegamento stradale Fano-Pesaro, auspicando modifiche al progetto qualora venga proposto un nuovo tracciato. Dovrebbe sapere che proprio l’assessore all’Urbanistica del Comune di Fano Cristian Fanesi ha già accuratamente provveduto a fare approvare, in consiglio comunale, lo studio di fattibilità per il migliore progetto a vantaggio di tutta la città di Fano. Il nuovo tracciato scelto infatti dall’ente locale, indipendentemente dall’assetto delle strutture sanitarie ospedaliere, risponde a una necessità storica dell’intera città di cui si discute ormai da decenni, ovvero di sollevare dal traffico il centro, mantenendo un elevato standard di compatibilità ambientale, nel rispetto di prescrizioni di rigorosa mitigazione paesaggistica. 

La possibilità di usare 20 milioni di fondi europei (FSC) per migliorare la viabilità Fano-Pesaro costituisce un’occasione straordinaria e forse irripetibile da cogliere nell’interesse collettivo. Un investimento pubblico importante che fornisce, in un’unica soluzione progettuale, la degna conclusione all'interquartieri realizzando un bypass alla Statale verso nord nel tratto urbano, pianificazione prevista sin dal 1964 e sempre confermata dai piani regolatori successivi della città di Fano. 

L’impegno della Regione Marche, deve essere quello di collaborare e coordinare gli enti locali per raggiungere gli scopi di sviluppare l’economia e migliorare la qualità della vita delle comunità non certo quello di frenare e bloccare interventi pianificati e previsti da tempo una volta individuato il soggetto attuatore.

    

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