Politica
venerdì 14 novembre 2025
Vitri (PD): "La provincia di Pesaro e Urbino (a parte due Comuni) esclusa dai benefici fiscali della ZES, perché?"
newsLa provincia di Pesaro e Urbino rischia di non beneficiare della misura più rilevante prevista dalla ZES Unica, il credito d’imposta sugli investimenti, applicabile unicamente ai comuni di Frontone e Serra Sant’Abbondio.
A denunciare la situazione è la consigliera regionale Micaela Vitri (PD), che definisce il quadro “drammatico”: su cinquanta Comuni, solo due risultano ammessi al beneficio.
Vitri contesta la narrazione secondo cui l’esclusione derivi dai criteri fissati dall’Unione Europea nella Carta degli aiuti di Stato 2021-2027.
Secondo la consigliera, la responsabilità andrebbe invece ricondotta alle scelte effettuate nel 2021 dalla Giunta regionale guidata da Francesco Acquaroli, che in sede di confronto Stato-Regioni avrebbe proposto l’estensione delle Zone C non predefinite quasi esclusivamente al sud delle Marche, lasciando fuori l’intero pesarese.
Un’impostazione confermata anche nella revisione intermedia della Carta (2024-2027), che — sottolinea Vitri — non ha modificato la distribuzione dei Comuni ammessi.
La disparità appare evidente nel confronto provinciale: Ancona ammessa per il 28% dei Comuni, Macerata per l’87%, Fermo per il 77%, Ascoli Piceno per il 91%, mentre Pesaro e Urbino solo per il 4%.
Vitri rimarca che i parametri europei, inclusa la soglia demografica che limita nelle Marche la popolazione complessiva delle Zone C a 728mila abitanti, definiscono l’estensione massima consentita, ma non stabiliscono quali Comuni includere: una scelta attribuita alle Regioni.
Secondo la consigliera, questa impostazione rischia di penalizzare fino al 2027 la quasi totalità delle imprese pesaresi, escluse dal credito d’imposta rafforzato nonostante la Regione rientri nella ZES.
Solo con il nuovo ciclo di programmazione europea 2028-2034 sarà possibile una nuova mappatura, a meno di un intervento politico condiviso a livello nazionale.
Vitri annuncia la presentazione di un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta di attivarsi immediatamente in sede di Conferenza Stato-Regioni per rivedere la mappa delle Zone C.
Un appello che la consigliera accompagna con una richiesta di chiarezza: «Le imprese di Pesaro e Urbino meritano risposte vere, non promesse. È dovere di chi governa — a Roma e ad Ancona — trovare una soluzione che compensi un danno causato da una scelta politica sbagliata».