Politica
giovedì 19 giugno 2025
Vitri (PD): "Fermate l'assessore Baldelli dalla furia distruttiva dell'ospedale di Muraglia"

Un nuovo appello, duro e accorato, arriva dalla consigliera regionale Micaela Vitri, che chiede di bloccare la demolizione dell’ospedale di Muraglia fino a quando non sarà disponibile un progetto esecutivo chiaro per la nuova struttura.
“Fermate l’Assessore Baldelli e questa corsa insensata alla demolizione – dichiara Vitri –. Non esiste nemmeno un bando per la ricostruzione e si annuncia l’arrivo delle ruspe dopo l’estate: è una scelta gravissima, sulla pelle di pazienti e operatori”.
Vitri accusa la Giunta Acquaroli di procedere con scelte affrettate e prive di visione, con ricadute pesanti su medici, infermieri e soprattutto sui malati psichiatrici ospitati nelle strutture del complesso ospedaliero.
“A novembre scorso avevo già presentato un’interrogazione per chiedere il coinvolgimento dei familiari e dei pazienti prima di ogni trasferimento. Ad oggi nessun confronto è stato avviato, nessuna rassicurazione è arrivata da chi governa. Si continua solo a parlare di demolizione”.
L’esponente del Partito Democratico lancia anche una proposta concreta: salvare l’edificio “Tomasello”, evitando lo sfratto forzato di molti degenti fragili che hanno bisogno di restare a Pesaro, nel loro contesto sociale, elemento chiave dei percorsi terapeutici.
“Abbattere Tomasello – spiega Vitri – significa abbattere anche le speranze di tante famiglie che oggi vivono nell’incertezza”.
Vitri si schiera al fianco del sindaco Andrea Biancani, che ha già espresso contrarietà alla demolizione senza un piano esecutivo e un cronoprogramma dettagliato.
“Chiedo trasparenza, tempistiche chiare, responsabilità – incalza –. In un recente dibattito televisivo il presidente della Commissione Sanità Nicola Baiocchi ha ammesso di non sapere quando inizieranno i lavori del nuovo ospedale. Questo è semplicemente inaccettabile”.
La consigliera chiude con un messaggio chiaro alla Regione: “Di solito si fa un unico bando per demolire e costruire. Qui, invece, sembra che l’unico obiettivo sia radere tutto al suolo, senza sapere cosa verrà dopo. Serve rispetto per le persone e per i territori”.