Politica
martedì 11 luglio 2023
Vitri: "La situazione delle liste d'attesa per le prestazioni sanitarie è completamente fuori controllo"

di Ufficio Stampa Micaela Vitri
“La situazione delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie è completamente fuori controllo – dichiara la Consigliera regionale PD Micaela Vitri – e la politica regionale deve rendersi conto dell’allarme rappresentato dalla rinuncia alla cura da parte di cittadine e cittadini marchigiani, a causa della inaccessibilità alle prestazioni.
Ho presentato l’ennesima interrogazione in Consiglio regionale - spiega Vitri - sottoscritta anche da Andrea Biancani, perché occorre invertire la rotta rispetto a una sanità sempre più privata, diventata un lusso per pochi. Le Marche hanno usato nel 2022 solo il 36% dei fondi per recuperare le prestazioni saltate durante il periodo Covid: ciò significa che non sono state utilizzate nemmeno tutte le risorse a disposizione. Non è possibile che i cittadini, nonostante ci siano i fondi per il servizio pubblico, debbano ricorrere al privato.
Ho quindi chiesto alla Giunta – specifica Vitri - quali provvedimenti immediati intenda attivare per migliorare la situazione delle liste d'attesa al fine di garantire il diritto di cura e l'accesso alle prestazioni sanitarie pubbliche dei cittadini e delle cittadine marchigiane e quante nuove risorse economiche, umane e tecnologiche, intende mettere a disposizione anche per ridurre le mobilità passiva.
Grazie anche alla mia ennesima interrogazione l’Assessore alla Sanità ha annunciato che per il recupero delle liste d’attesa verranno messi a disposizione 9 milioni di euro, che però temo siano del tutto insufficienti.
Ma anche in questo caso mancano le risposte: i 9 milioni di euro che strada prenderanno, verso il servizio privato o quello pubblico? Quali risposte sul personale sanitario, assunzione, riduzione del precariato? Quali azioni regionali e nazionali verranno intraprese sul tema del tetto del personale?
Ho quindi ribadito all’Assessore alla Salute di non favorire il riemergere di diseguaglianze intollerabili e contrastare la mobilità passiva. Ho ricordato che molti marchigiani per curarsi migrano verso ospedali pubblici e privati di altre regioni (confinanti e non) e costano alle casse della sanità regionale più di cento milioni di euro all'anno: 107.234.692 nel 2021.
Questo è inaccettabile se consideriamo che nella nostra regione nel 2021, secondo gli ultimi dati ISTAT, l'11,3% dei cittadini che avevano bisogno di cure specialistiche o esami ha dichiarato di aver rinunciato per le difficoltà di accesso al servizio pubblico o per problemi economici che impediscono la possibilità di rivolgersi al privato.
Da inizio 2023 sugli organi di stampa si sono susseguite numerose segnalazioni di liste d’attesa preoccupanti per visite specialistiche ed esami diagnostici – continua Vitri - che per alcune prestazioni sfiorano, e di parecchio, i tempi stabiliti dalla normativa. Cito solo ad esempio alcuni tempi di attesa (ex ante - dati di gennaio 2023) per la priorità B (da fare entro 10 giorni) colonscopia totale fino a 165 giorni, test cardiovascolare da sforzo fino a 228 giorni, ecodoppler vasi periferici fino a 238 giorni, Tc addome completo fino a 132 giorni, spirometro globale fino a 110 giorni, visita endocrinologica fino a 133,7 giorni; per la priorità D (30 giorni per la visita/60 per gli esami): mammografia bilaterale fino a 228 giorni, ecografia bilaterale della mammella fino a 90 giorni, Tc bacino e articolazioni fino a 119 giorni, ecografia ginecologica fino a 167 giorni, visita urologica fino a 116 giorni, visita pneumologica fino a 176 giorni.
Evito di continuare perché i cittadini conoscono bene la situazione, ma voglio rilevare che quanto sopra è ancora più grave – conclude Vitri- nel caso delle prime visite, perché così è a rischio la prevenzione. E contestualmente si spingono sempre più persone, che possono pagare, verso la sanità privata che garantisce appuntamenti in poco tempo. Ma se a questo aggiungiamo la maggioranza delle persone che, in mancanza di risposte da parte della sanità pubblica, non possono pagarsi le prestazioni private e stanno rinunciando alle cure siamo in piena violazione del diritto sancito dall’art. 32 della Costituzione.
E’ evidente che quanto sopra evidenzia l'incapacità del sistema sanitario marchigiano a far fronte alla domanda di salute e dichiara del tutto inefficaci e peggiorative le scelte messe in atto dalla Giunta Acquaroli.
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mercoledì 09 dicembre 2020