Politica

lunedì 19 dicembre 2022

Vitri e Murgia: "La Giunta Acquaroli aumenti le risorse per gli asili nido, nelle Marche i più cari d'Italia"

Vitri e Murgia: "La Giunta Acquaroli aumenti le risorse per gli asili nido, nelle Marche i più cari d'Italia"

di Ufficio Stampa

Chiediamo alla Regione un intervento immediato, in questo  bilancio di previsione, per garantire alle famiglie aiuti nei servizi per l’infanzia. 

Lo chiedono congiuntamente la consigliera regionale Micaela Vitri (in foto a destra), che martedì porterà in Aula un apposito atto, l’assessora ai Servizi Educativi di Pesaro Camilla Murgia (in foto a sinistra) e tanti amministratori e amministratici del nostro territorio.

Contributi per abbattere le rette dei nidi, aumento dei posti disponibili ed elasticità nelle fasce orarie pomeridiane, oltre all’indispensabile asilo estivo sono ora più che mai priorità. Non lo diciamo noi - incalzano Vitri e Murgia - ma il Ministero con le linee guida 0-6 anni, che prevedono anche contributi agli enti locali da stanziare tramite le Regioni per incentivarne lo sviluppo.

Per questo la Regione Marche riceve circa 6 milioni di euro dallo Stato nelle annualità 2021,2022,2023. A questi si aggiunge 1,5 milioni di euro, corrispondente al 25% del fondo assegnato come stabilito dalla DGR 1036/2021, cioè solo il minimo dovuto e sbandierato come una conquista, mentre in realtà i nidi marchigiani sono i più cari d’Italia con una media di € 1.140 a bambino/a.

Inoltre la situazione è già grave in partenza perché le Marche, dopo la Basilicata, sono la regione dove le famiglie partecipano di più alla spesa complessiva per i nidi, con il 20,8% della compartecipazione a differenza di altre Regioni.

La difficoltà sta nel fatto che le Marche, ad oggi, non hanno nessuna politica di sostegno economico e ciò sta creando grandi disparità tra i comuni.

Vogliamo richiamare-proseguono Vitri e Murgia-  l’importanza del servizio dei nidi e le ripercussioni che questo ha nel mercato del lavoro, in particolare per le donne, visto che i motivi familiari( cura dei figli e/o adulti non autosufficienti, maternità, nascita di un figlio) sono molto spesso una delle cause principali dell’inattività lavorativa femminile(34,9% a livello nazionale).

Per questo è necessario che la Giunta Acquaroli passi dalle parole ai fatti sostenendo i Comuni e sollevando le famiglie dalla scelta dell’indebitamento o alla rinuncia del servizio dei nidi, spesso a scapito e a carico delle donne.

Aumentare i fondi erogati con l’azione 0-6 consente agli enti locali di potenziare l’offerta, specialmente nei servizi estivi guardando la realtà pesarese, e assicurare maggiore inclusione nel servizio educativo, oramai una priorità. Gli obiettivi da raggiungere, compreso il 33% di copertura dei nidi, sono un risultato ottenibile solo attraverso il patto con le Regioni, come sta facendo l’Emilia Romagna investendo il 120% in più rispetto ai fondi statali. Non chiediamo così tanto- concludono Vitri e Murgia- ma una azione forte che ponga i servizi educativi come priorità per questa Giunta, assicurando anche degli assetti fondamentali per le pari opportunità.


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