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domenica 20 luglio 2025

Vitri denuncia: "All'ospedale farmaci chemioterapici preparati in un container senza aria condizionata"

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Vitri denuncia: "All'ospedale farmaci chemioterapici preparati in un container senza aria condizionata"

Una denuncia netta arriva dalla consigliera regionale Micaela Vitri (PD) sul trasferimento del laboratorio che prepara anche farmaci chemioterapici, a seguito del trasloco per la demolizione dell’ospedale di Muraglia

«Da febbraio – afferma Vitri – i tecnici operano in un container, e nei giorni scorsi è perfino saltato il sistema di aria condizionata». 

Un contesto che solleva gravi interrogativi: «È giusto che chi prepara farmaci salvavita debba lavorare in un container, esposto a temperature non controllate?».

Vitri accende i riflettori sulle condizioni di lavoro di una decina di professionisti sanitari, il cui operato è fondamentale per garantire la continuità delle terapie oncologiche: «Se l’attività venisse interrotta, mancherebbero i trattamenti indispensabili per i pazienti. E intanto – aggiunge – sembrerebbe che la Regione stia pagando circa 150mila euro al mese per l’affitto di quel container, da febbraio. È inaccettabile».

La critica della consigliera si estende alla gestione complessiva della sanità regionale: «Come può la Regione parlare di sanità pubblica efficiente se non garantisce condizioni di lavoro dignitose per il personale? Perché il presidente Acquaroli non interviene per tutelare medici, infermieri e operatori che lavorano in ambienti così precari, pur svolgendo un’attività così delicata?».

Vitri infine chiede lo stop immediato alla demolizione dell’ospedale di Muraglia, definendola «una furia demolitiva sulla pelle dei malati», finché non sarà pronto il progetto esecutivo del nuovo ospedale: «Annunciare trionfalmente l’arrivo delle ruspe dopo l’estate, senza nemmeno sapere quale impresa costruirà la nuova struttura, è da irresponsabili. Non si può demolire senza una vera alternativa pronta. Il prezzo lo pagheranno i professionisti sanitari e, soprattutto, i pazienti».

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