Vitri al Vinitaly: "Decreto Salvini e dazi di Trump rischiano di mettere in ginocchio i nostri agricoltori"

di Ufficio Stampa Micaela Vitri

"Decreto Salvini su codice della strada e i dazi di Trump sembrano la congiura per danneggiare il settore vitivinicolo, al Vinitaly di Verona - dichiara la Consigliera regionale PD Micaela Vitri - oggi ho avuto modo di parlare con alcuni degli oltre cento produttori presenti dalla Marche, piccole e grandi aziende orgoglio della Regione, che nel proprio stand ha esposto in totale 215 etichette".

"Alcune aziende della mia provincia Pesaro-Urbino hanno partite di vini già vendute a clienti americani bloccate al porto di Livorno e se non venissero accettate, considerato che la spedizione poi richiede 21 giorni, tornerebbero indietro invendute. La preoccupazione è palpabile anche perché ci sono aziende pesaresi che esportano negli Stati Uniti il 50% del proprio prodotto. Migliaia di lavoratori che tramandano tradizioni, cultura in prodotti di eccellenza che non sono solo un vino, ma parlano della nostra terra".

"Molti ora si chiedono - prosegue Vitri - come Governo e Regione abbiano intenzione di sostenerli. Non è nemmeno chiaro se il 20% di dazi sia comprensivo del 10% già esistente oppure da sommare. Il che sarebbe devastante".

"Ho visto la foto diffusa dal presidente Acquaroli al Vinitaly assieme al ministro Lollobrigida e mi chiedo se ci sia davvero da sorridere e a soprattutto a cos’hanno brindato? Ai dazi del loro amico Trump?".

"Non dico assolutamente che non avrebbero dovuto scattare quella foto, ma visto che governano loro almeno sarebbe doveroso aggiungere le risposte che il settore vitivinicolo si attende".

"Acquaroli e la sua giunta regionale, vista la fantomatica filiera di cui tanto si vantano, dovrebbero pensare a far pressioni sul governo per intervenire contro la tassa che Trump ci impone. Sappiamo - conclude Vitri - che il vicepresidente americano Vance verrà in vacanza in Italia a Pasqua e ci auguriamo che questa volta il Governo sappia farsi valere".