Politica

mercoledì 22 novembre 2023

Violenza sulle donne, Vitri: "La Regione si impegni con urgenza come già sollecitato da una mia mozione"

Violenza sulle donne, Vitri: "La Regione si impegni con urgenza come già sollecitato da una mia mozione"

di Ufficio Stampa Micaela Vitri

"Sono 106 le donne uccise per mano di un uomo nel 2023 e Rita Talamelli, 66enne di Fano vittima anche di un disagio psicologico devastante, è solo l’ultima della dolorosa lista – dichiara la Consigliera regionale Micaela Vitri. Numeri da guerra civile che impongono non solo riflessioni, ma interventi urgenti come propongo da un anno in Consiglio regionale. Occorre investire in una nuova cultura fin dalle scuole e farlo in fretta. I principi trasmessi dai genitori sono fondamentali, ma non bastano, perché il confronto tra i giovani avviene soprattutto fuori dalla famiglia. Con questo obiettivo il 4 luglio scorso in Consiglio regionale è stata votata all’unanimità la mia proposta. Una risoluzione nata come sostegno a un’importante petizione dell’Unicef con cui si chiedeva di “promuovere progetti sulla parità di genere all’interno delle scuole finalizzati a educare al rispetto per la parità tra i sessi e la prevenzione della violenza di genere".

"Esattamente 10 anni fa, ad agosto 2013, - prosegue Vitri - la nostra provincia era stata sconvolta dal brutale omicidio di Lucia Bellucci di Pergola, a soli 31 anni. Cosa è cambiato oggi dalla tragedia di Giulia Cecchetin? Nulla, se non il luogo di ritrovamento del corpo. Quello di Lucia non era in un canale, ma martoriato nel baule dell’auto dell’ex fidanzato, 44enne avvocato veronese. Anche lui veniva definito un “bravo ragazzo”.
Giulia Cecchetin, 22anni, era uscita per comprarsi l’abito da indossare il giorno della laurea, ma non è più tornata. Progetti da realizzare e magari un futuro pieno di successi spazzati via, cancellati da quel 22enne che non li accettava. Sabato, quando il suo corpo è stato ritrovato, io ero all’Archivio di stato a Pesaro, ad ascoltare progetti e successi ottenuti delle associazioni femminili CIF e UDI nel dopoguerra, raccontati attraverso documenti storici, ma anche opere contemporanee con la mostra dell’artista Moreno Ovani dal titolo: “Si chiama uomo. Si chiama donna”. Cos’è cambiato dagli anni del dopoguerra, che Paola Cortellesi racconta magistralmente nel suo film? Tante come la protagonista Delia, sottomesse e malmenate tra le mura di casa, hanno sperato che proprio nel 1946 alle urne partisse la rivoluzione per uscire da quella condizione. Le lotte di emancipazione ci hanno dato la libertà, ma oggi 106 femminicidi dimostrano che quella speranza di rivoluzione non è ancora realizzata".

"Nelle Marche – incalza Vitri - in 7 anni abbiamo avuto 22 vittime, di cui solo nel 2023 tre femminicidi efferatissimi: Marina Luzi di 39 anni a Fossombrone, Concetta Marruocco a Cerreto D’Esi, Giuseppina Traini 85 anni a Fermo e ora a Fano Rita Talamelli di 66 anni. Ora vogliamo una pena severa. Chiediamo anche di rafforzare il codice rosso. Nessuno però ridarà mai Giulia,  Lucia, Marina e tutte le altre vittime alle loro famiglie. La Regione Marche deve assumersi la responsabilità di creare e alimentare una nuova cultura, basata sul rispetto e sulla parità di genere. Fino a quando non si capirà che la rivoluzione deve partire dalle nuove generazioni, non riusciremo mai a sradicare la violenza di genere".

"E’ ora che quanto approvato in Aula si tramuti in fatti. Per questo in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere- conclude Vitri - chiedo a tutto il Consiglio regionale, al Presidente Acquaroli e all’Assessora alle Pari Opportunità Chiara Biondi, con un apposito ordine del giorno, di riferire in Aula come sia stata attuata la risoluzione approvata all’unanimità il 4 luglio scorso da questa assemblea legislativa, se insieme all’Ufficio Scolastico regionale siano stati sollecitati progetti specifici nell’ambito dell’educazione civica o in altri appositi corsi, sia per l’educazione all’affettività e alla parità di genere uomo-donna che al rispetto di ogni diversità e soprattutto, nel dettaglio, quali progetti e in che istituti siano già stati attivati".


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