Politica
giovedì 28 novembre 2024
Vimini: "Con 'Cantiere 2033' vogliamo costruire la candidatura a Capitale europea della Cultura"
di Ufficio Stampa Pesaro 2024
Ha richiamato decine di professionisti del settore turistico e culturale il tavolo di lavoro “Cantiere 2033” che si è svolto ieri nel salone nobile “Antonia Pallerini” di Palazzo Gradari, per «esplorare le proposte tematiche e le strategie per la candidatura di Pesaro a Capitale europea della cultura 2033, focalizzandosi su idee innovative e sullo sviluppo culturale per valorizzare la città e la sua offerta» precisa il vicesindaco assessore alla Cultura e al Turismo Daniele Vimini.
Due i temi al centro del primo del primo degli appuntamenti (che ricorreranno nei prossimi mesi) dedicati, «consolidare i risultati ottenuti nel 2024 e intrecciare strategie e attuare le prime azioni importanti per la candidatura 2033. Un traguardo per la quale si terrà una sfida tra città medie come la nostra; una data che sembra lontana e che quando in realtà i giochi si faranno entro il 2028, anno in cui sarà indicata la futura Capitale».
«Sarà fondamentale rafforzare i dati e risvolti turistici registrati da Pesaro nel 2024. Numeri e successi presentati durante gli Stati generali del Turismo e nel primo tavolo di lavoro permanente, e ottenuti, tra l’altro, dalle azioni del dossier di Pesaro 2024. Dobbiamo attuare le giuste strategie per consolidare questo straordinario lavoro».
Per Vimini, «è necessario mantenere lo spirito corale che ha avuto 2024, ad iniziare con “la cura” dell’esperimento – riuscitissimo - dei “50x50 Capitali al Quadrato”. Dobbiamo spingere per tenerlo come punto di riferimento nella realizzazione dei grandi eventi, delle progettualità degli enti preposti e di tutti gli attori interessati, come ad esempio di quelle dei tour operator». La strada per farlo è già tracciata, sottolinea Vimini, «quasi la totalità dei progetti messi in campo durante Pesaro Capitale hanno un respiro come minimo biennale e sono stati previsti con una sostenibilità che guarda al 2025 e oltre» aggiunge facendo riferimento ad esempio ai “Castelli nascosti - Itinerari in luoghi insoliti e meno conosciuti della provincia”, «che ha avuto grande successo e che può essere replicabile anche con un biglietto simbolico».
«Continueremo a sottolineare questa necessità, utile a rafforzare una proposta di qualità turistica capace di regalare esperienze vere ai nostri visitatori, durante le prossime settimane da Capitale che chiuderemo a Urbino, simbolicamente come lancio della candidatura condivisa per il 2033».
STRATEGIA E TAPPE DI ACCREDITAMENTO
L’Amministrazione intanto ha già iniziato la sua corsa verso la Capitale europea, «per non perdere lo slancio regalato da Pesaro 2024 e per cogliere tutte le occasioni già presenti. Come quella che la prossima settimana ci vedrà volare a Bruxelles, dove si svolgerà uno dei primi incontri specifici, in cui probabilmente saranno fornite le prime indicazioni per le città candidate».
La strategia di accreditamento a cui Pesaro sta lavorando, prevede altre tappe ravvicinate: «Sabato 11 gennaio ci sarà il passaggio “tra Capitali” con Agrigento, che debutterà il 18 gennaio. È chiaro che, da quel momento, la visibilità del nostro territorio, anche mediatica, e il racconto che ne faremo cambierà. Dovremmo essere capaci di mantenere alta attenzione continuando a scommettere sul marchio, ormai consolidato e noto, di Pesaro 2024 concentrandosi sull’idea che, se siamo stati capitale per un anno, non è stato di certo un caso. Una strategia che farebbe il paio con quella di una città in trasformazione, da tornare a visitare e conoscere per osservarne i progetti che si sono radicalizzati o i tanti cantieri che l’hanno “impacchettata” conclusi». Una sorta di Pesaro 2024 che prosegue, «con l’auspicio possa avere un nuovo logo con il 2033» scherza il vicesindaco.
Ci sarà poi la tappa – dall’11 al 18 aprile - dell’UCC Music Cluster Meeting, l’incontro annuale delle Città creative della Musica UNESCO, «un appuntamento mondiale che ci darà l’occasione per ospitare diverse città europee e rilanciare il valore di Pesaro Città creativa della Musica UNESCO, tra i punti forte della nostra candidatura. Sarà necessario diventi un appuntamento di ricaduta delle intere Marche – e ci auguriamo per questo il sostegno della Regione – perché terrà insieme le città Unesco del territorio come Fabriano (Città creativa per Artigianato e Arte Popolare), Urbino (con il suo centro storico Patrimonio dell’Umanità) e Fermo (che ha ottenuto il riconoscimento di “Learning City”, città dell'apprendimento) e le aggancerà al lavoro fatto in rete con le altre della rete italiane».
Il “50x50” DEL 2025
Altro obiettivo inserito nella strategia di avvicinamento alla Capitale 2033, le tappe “mensili” nei “50x50” del 2025. «Pensiamo ad eventi da svolgere nei Comuni della provincia, per ribaltare il peso di uno sguardo solitamente più messo a fuoco sulla costa, portandolo nell’entroterra. Li faremo in luoghi diversi da quelli attraversati durante il percorso propedeutico al 2024 fatto nel 2023. L’idea è quello di consegnare un albero di Ginkgo biloba, pianta di pace e resilienza, simbolo di Pesaro 2024, come riconoscimento e motivo di nuovo racconto, di respiro nazionale, delle capacità creative ma anche dei metodi di risposta adottati dai territori per fronteggiare i temi di attualità». Il 2025 «è già l’anno in cui mettere in campo il tesoro costruito con i “50x50” Comuni collegati, progetto e patrimonio unico che nessun’altra città candidata può vantare»
MODELLO DI PROVINCIA D’EUROPA
Vimini sottolinea che le risposte date da Pesaro e dagli altri Comuni alle opportunità ed emergenze del momento, potrebbe sostenere la strategia verso la Capitale 2033. Dobbiamo essere capaci di mantenere un livello medio di racconto e narrazione per porre la nostra provincia come “modello di provincia d’Europa” da esportare per le soluzioni proposte – dalla sua dimensione - ai temi che nel 2033 possono essere molto importanti: la siccità, la sostenibilità (affrontata con progetti innovativi come l’anello di condensazione del centro storico di Pesaro), la rivalutazione e aggiornamento delle tradizioni artigianali (a partire da esempi illustri come quello della ceramica e della musica) e culturali». Rientra in quest’ultimo campo, «l’eccellenza segnata dagli oltre 15 anni lavoro fatto con entroterra per il recupero dei teatri storici – sottolinea l’assessora Camilla Murgia - che ha costruito una rete della bellezza, un unicum di sinergie tra amministrazioni diverse, ma unite per un obiettivo unico come obiettivi» e le «progettualità attivate da Pesaro 2024 con e per i giovani, che ci hanno consentito di essere inseriti anche nel dossier di Parma», aggiunge Murgia nel ricordare come anche «il protagonismo avuto dalle scuole durante Pesaro 2024, una prova di lavoro in rete di oltre 120 istituti della provincia coinvolti in processi culturali che si svilupperanno nei prossimi anni. Una buona prassi da esportare, un sostegno alla strategia per il 2033». L’altro caposaldo di cui dovrà tenere conto la narrazione della candidatura sarà anche la tecnologia, che Pesaro ha reso elemento cardine del dossier e che ha sviluppato con la “CTE Square” 2033 che ha ottenuto il “Premio speciale a City Vision” per i progetti dedicati alla cultura e all’innovazione binomio vincete della Capitale italiana della cultura, che hanno saputo essere sostegno concreto alle imprese del territorio nell’affrontare la sfida della digitalizzazione» evidenzia l’assessora Francesca Frenquellucci.
I tavoli proseguiranno lunedì 2 dicembre, alle ore 17.30, nella sede Renco (strada del Montefeltro 51, Pesaro) con l’appuntamento dedicato al “Turismo inclusivo: accessibilità e personalizzazione delle esperienze”.
Per partecipare, compilare il FORM di iscrizione: https://forms.office.com/e/
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mercoledì 09 dicembre 2020