Politica

mercoledì 04 giugno 2025

Vertice di tre ore tra Meloni e Macron a Roma: intesa su Ucraina, competitività Ue e sicurezza economica

Vertice di tre ore tra Meloni e Macron a Roma: intesa su Ucraina, competitività Ue e sicurezza economica

È durato circa tre ore il vertice tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron, tenutosi ieri sera a Palazzo Chigi. 

Un faccia a faccia definito “molto utile” dalla premier italiana, che sui social ha sottolineato come l’incontro abbia rafforzato il dialogo e il coordinamento tra Italia e Francia “di fronte alle crescenti sfide comuni”.

Un appuntamento atteso, che arriva dopo mesi di freddezza diplomatica tra Roma e Parigi e che ha segnato un passo deciso verso il disgelo. 

Nel comunicato congiunto diffuso a margine dell'incontro, i due leader hanno riaffermato l’obiettivo di lavorare insieme, come nazioni fondatrici dell’Unione Europea, per “un’Europa più sovrana, prospera e orientata alla pace”, capace di tutelare gli interessi strategici dei propri cittadini.

Al centro del colloquio, l’agenda europea per la competitività, con particolare attenzione agli investimenti pubblici e privati, alla transizione energetica basata sulla neutralità tecnologica e al sostegno a settori strategici come automotive, siderurgia, intelligenza artificiale, energie rinnovabili e nucleare. 

Accordo anche sulla promozione dello spazio come ambito di cooperazione industriale e scientifica.

Forte la convergenza sul sostegno “incrollabile” all’Ucraina, con l’impegno congiunto a favorire una soluzione “equa e duratura” del conflitto e a potenziare la difesa europea. 

In chiave geopolitica, il vertice ha affrontato anche i temi di sicurezza legati al Medio Oriente, alla Libia e alle relazioni transatlantiche, con particolare attenzione alla sicurezza economica e commerciale dell’Ue, in vista dei possibili cambi di scenario legati alle elezioni americane.

Pochi i riferimenti espliciti alla situazione in Medio Oriente, dove il comunicato evita di citare Israele e Gaza, ma non manca l’atteso richiamo al Trattato del Quirinale, entrato in vigore nel 2023 e che sarà oggetto di un aggiornamento degli obiettivi nel prossimo vertice bilaterale, già fissato per l’inizio del 2026 a Parigi.

L’incontro si è concluso con una cena che, secondo fonti vicine alla delegazione francese, sarebbe stata particolarmente gradita. 

E con un’immagine simbolica: Macron, arrivato con qualche minuto di ritardo, accolto da Meloni sul tappeto rosso di Palazzo Chigi, tra flash e scatti a suggellare una nuova fase nei rapporti tra Italia e Francia.

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