Politica

mercoledì 04 ottobre 2023

Ursula von der Leyen: "L'Unione Europea ha raggiunto un accordo per il regolamento sulla crisi dei migranti"

Ursula von der Leyen: "L'Unione Europea ha raggiunto un accordo per il regolamento sulla crisi dei migranti"

di AGI

"Gli ambasciatori dell'Ue hanno raggiunto un accordo sul Regolamento che affronta le situazioni di crisi e forza maggiore nel campo della migrazione e dell'asilo". 

L'annuncio arriva, in un post su X, dalla presidenza spagnola del Consiglio Ue. Seguito, poco dopo, dalle parole di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea: "Accolgo con favore il positivo accordo politico raggiunto dagli Stati membri".

"Questo - aggiunge von der Leyen -  è un vero e proprio punto di svolta che ci consente di portare avanti le negoziazioni con il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Ue. Uniti possiamo realizzare il Patto prima della fine di questo mandato".

Cosa contiene il testo

Nel testo è sparito il riferimento alle Ong che era stato inserito la scorsa settimana e che aveva causato lo stallo nei negoziati. È quanto apprende l'AGI da una fonte diplomatica. La stessa fonte ha spiegato che a rendere possibile l'accordo di oggi è stata l'intesa raggiunta da Italia e Germania dopo diversi confronti diplomatici, con il passo indietro di Berlino rispetto alla riunione del Consiglio Ue Affari interni della settimana scorsa e dunque col ritorno al testo approvato a luglio dagli Stati membri, inclusa l'Italia.

A differenza di luglio, non hanno sostenuto l'accordo solo la Polonia e l'Ungheria (contrarie), Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria (astenute). L'approvazione di oggi del mandato del Consiglio Ue sul Regolamento sulle situazioni di crisi, il principale ostacolo all'avvio dei negoziati finali sul Patto Ue sulla migrazione e l'asilo, permetterà l'inizio dei triloghi con il Parlamento europeo.

Il documento, inoltre, definisce il quadro d'azione per gli Stati nell'affrontare scenari di difficoltà e crisi, adeguando alcune regole, come quelle relative alla registrazione delle domande di asilo o alla procedura di asilo alla frontiera, e dando ai Paesi sotto pressione la possibilità di richiedere misure di solidarietà e sostegno all'Ue e ai suoi Stati membri.

Nello specifico, "in una situazione di crisi o di forza maggiore, gli Stati membri possono essere autorizzati ad applicare norme specifiche riguardanti la procedura di asilo e di ritorni. In questo senso, tra le altre misure, la registrazione delle domande di protezione internazionale può essere completata entro quattro settimane dalla loro presentazione, alleggerendo il carico sulle sovraccariche amministrazioni nazionali", ha spiegato il Consiglio.

Per quanto riguarda la richiesta di sostegno e solidarietà, "uno Stato membro che si trova ad affrontare una situazione di crisi può richiedere contributi di solidarietà ad altri Paesi dell'Ue", ha precisato il Consiglio. Tali contributi possono essere in tre modalità.

La prima consiste nel "ricollocamento dei richiedenti asilo o beneficiari di protezione internazionale dallo Stato membro in situazione di crisi verso gli Stati membri che danno supporto".

La seconda riguarda le "compensazioni di responsabilità, cioè lo Stato membro che dà sostegno si assume la responsabilità di esaminare le richieste di asilo con l'obiettivo di alleviare lo Stato membro che si trova in una situazione di crisi".

La terza modalità prevede "i contributi finanziari o misure alternative di solidarietà". 

Il Consiglio ha precisato che queste misure eccezionali e questo sostegno di solidarietà richiedono l'autorizzazione del Consiglio in conformità con i principi di necessità e proporzionalità e nel pieno rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini di Paesi terzi e degli apolidi.

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