Politica

giovedì 03 aprile 2025

Trump sfida l'Europa: dazi al 20%, tariffe globali al 10%

Trump sfida l'Europa: dazi al 20%, tariffe globali al 10%

Il presidente Donald Trump ha dichiarato l’emergenza nazionale per ridurre il deficit commerciale e ha annunciato dazi del 10% su tutte le importazioni. Misure più severe colpiranno i 60 Paesi con maggiori squilibri commerciali nei confronti degli USA, con tariffe che varieranno dal 20% per l’Europa al 34% per la Cina.

Dal Giardino delle Rose della Casa Bianca, Trump ha definito questa mossa “uno dei giorni più importanti della storia”, sottolineando che i dazi rilanceranno l’economia americana, ridurranno il debito e porteranno “l’età dell’oro” del commercio statunitense. “Make America Wealthy Again” ha dichiarato davanti a lavoratori dell’industria dell’auto e dell’acciaio, promettendo tariffe del 25% su tutte le auto importate.

Trump ha precisato che il concetto di reciprocità sarà applicato solo parzialmente: per esempio, all’UE che tassa gli USA al 39%, verrà imposto un dazio del 20%. Israele avrà una tariffa del 17%, il Brasile del 10%. “Per 50 anni il mondo ci ha derubato, ma ora è finita”, ha concluso.

L’annuncio dei nuovi dazi USA colpirà duramente i settori dell’auto, farmaceutico e alimentare, mettendo a rischio l’export italiano, che vale 65 miliardi di euro negli Stati Uniti. L’impatto economico potrebbe essere devastante: secondo il Centro studi di Confindustria, il PIL italiano potrebbe scendere dello 0,4% nel 2025 e dello 0,6% nel 2026, azzerando la crescita prevista.

L’Unione Europea non resta a guardare. Ursula Von der Leyen ha annunciato possibili contromisure per 26 miliardi di euro, con dazi su prodotti simbolo americani come bourbon e moto Harley-Davidson. Inizialmente previsti per il 1° aprile, i contro-dazi erano stati rinviati per tentare una mediazione, ma ora il clima si fa sempre più teso.

Anche gli USA rischiano conseguenze: secondo Goldman Sachs, l’aumento delle tariffe potrebbe far salire il rischio di recessione dal 20% al 35% e innescare un’impennata dell’inflazione. Le prossime settimane saranno decisive per capire se si aprirà una vera e propria guerra commerciale.

Condividi

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

Primo utilizza Cookie di terze parti per personalizzare gli annunci pubblicitari e analizzare il traffico in ingresso. Fornisce informazioni ai Partner sul modo in cui utilizzi il sito, i quali potrebbero utilizzarle secondo quanto previsto delle proprie norme. Per saperne di più o negare il consento a tutti o alcuni cookie clicca su Maggiori Info. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione acconsenti all’uso dei Cookie da parte dei servizi citati nell'Informativa Estesa.

Maggiori Info