Trump celebra la fine della guerra: "Un'alba storica, un nuovo Medio Oriente di pace e cooperazione"

Donald Trump ha celebrato la fine della guerra in Medio Oriente annunciando “l’alba storica di un nuovo capitolo di pace e cooperazione”. 

Davanti alla Knesset, il presidente degli Stati Uniti ha sottolineato il ruolo determinante di Washington e di Israele nel processo che ha condotto alla cessazione delle ostilità, definendo il giorno dell’annuncio “un giorno meraviglioso per il mondo intero”.

Nel suo intervento, Trump ha dichiarato che Israele “ha vinto tutto ciò che si poteva vincere con la forza delle armi” e ha elogiato l’uso strategico delle forniture militari statunitensi. 

Ha poi ricordato il dolore condiviso per gli eventi del 7 ottobre, invitando gli israeliani a non dimenticare quella data e a trasformare la memoria in impegno per la sicurezza e la pace.

L’ex presidente ha inoltre rivendicato di aver favorito la risoluzione di “otto guerre in otto mesi”, segnando – secondo le sue parole – la fine dell’era del terrore e l’inizio di una nuova fase di fede e speranza. 

Ha definito l’accordo di pace raggiunto “un incredibile trionfo per Israele e per il mondo”, frutto della collaborazione tra diverse nazioni del Medio Oriente.

Durante il discorso, Trump ha anche menzionato il progetto di ricostruzione di Gaza, indicandolo come “una regione con un futuro luminoso e prospero”. 

Ha espresso riconoscenza al suo inviato speciale per il Medio Oriente, Steve Witkoff, per il contributo decisivo nei negoziati, e ha rivolto un appello al presidente Herzog affinché valuti la grazia per Benjamin Netanyahu, attualmente sotto processo per corruzione.

L’intervento si è concluso tra standing ovation e manifestazioni di sostegno, con molti presenti che indossavano cappellini con la scritta “Trump, il presidente della pace”.