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lunedì 29 novembre 2021

Tracciamento nelle scuole, Biancani: "Va garantito a studenti e personale in tempi rapidi, così non va"

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Tracciamento nelle scuole, Biancani: "Va garantito a studenti e personale in tempi rapidi, così non va"

di Andrea Biancani, vicepresidente del Consiglio Regionale

Diversi genitori e insegnanti mi hanno segnalato dei malfunzionamenti e ritardi nel sistema di gestione dei contatti covid in contesto scolastico. Dopo l’individuazione di più casi positivi in una classe, il preside sospende le lezioni in presenza e gli studenti dovrebbero e andare in fase di monitoraggio o quarantena, in attesa del tampone e di indicazioni da ASUR. Ad oggi però, tante classi, stanno ancora aspettando le disposizioni dell’ASUR.

Con l’aumentare dei casi tra i ragazzi, in gran parte ancora non vaccinati, il ritardo di ASUR, dovuto alla carenza del personale, nel dare disposizioni chiare alle classi sta creando notevoli disagi a famiglie e scuole, costrette a tenere a casa i ragazzi e impossibilitate e programmare le attività. 

La colpa, infatti, non è del personale di ASUR, ma del fatto che il servizio di prevenzione che segue il mondo della scuola è sotto organico, rispetto all’aumento dei casi. Stiamo parlando poi di personale sanitario che è al lavoro incessantemente dall’inizio della pandemia e che quindi è affaticato dagli sforzi fatti negli ultimi due anni. 

Per questo è fondamentale che la Regione aumenti il personale su questo servizio con l’obiettivo di arrivare a monitorare tutte le classi attualmente in didattica a distanza e dare disposizioni a quelle dove ci saranno positivi nel prossimo periodo. Gli obiettivi devono essere due: garantire la sicurezza e la salute di alunni e personale scolastico, e fare il più possibile didattica in presenza per non togliere alla scuola l’importante ruolo di aggregazione sociale che ricopre, e che è parte fondamentale della crescita dei ragazzi. 

La necessità di due tamponi, uno quando viene rilevato il primo positivo, e uno per uscire dalla fase di monitoraggio o quarantena, è anche un tema economico. Tali tamponi sono gratuiti per legge per personale e studenti, ma ad oggi, non essendo ASUR attrezzata per soddisfare le domande nei tempi previsti, molti sono costretti a rivolgersi alle farmacie, pagandosi i tamponi. 

Il problema dovrebbe trovare un’importante risposta, nella zona di Pesaro, con l’apertura, da me più volte sollecitata, del punto tamponi di Pesaro, al Mercato Ortofrutticolo di via Lombardia, che avrà una parte dedicata proprio ai tamponi scolastici. Se da un lato si darà un servizio importante, questo richiederà ancora più monitoraggio e coordinamento da parte di ASUR con scuole e famiglie, per rendere il punto realmente utile e funzionante. Rimane inoltre aperto il problema di individuare altre sedi per dare risposta agli studenti del resto del territorio priovinciale.

Non va poi sottovalutato che tale centro richiederà l’impiego di personale sanitario e volontari di protezioni civile, esattamente come i centri per il vaccino. Senza un’adeguata organizzazione e programmazione si corre il rischio di bloccare i centri e mettere sotto pressione personale e volontari che sono in prima linea anche nel doversi relazionare con le persone e che stanno incontrando notevoli difficoltà a svolgere le proprie attività con serenità. 

Anche sui centri vaccini i problemi iniziano a essere evidenti. La Regione ha ridotto lo spazio per i prenotati per favorire la vaccinazione dei non prenotati, con il risultato che chi prova a prenotare trova posto dopo settimane, e quindi decide di andare senza prenotazione. Il personale si trova costretto ad aprire senza sapere quante persone si recheranno al centro, a dover calmare litigi per la precedenza tra prenotati e non e a fronteggiare la scarsità e assenza dei materiali necessari per le procedure. 

È evidente che va data priorità a chi si prenota aumentando i posti disponibili. Così il personale può organizzarsi meglio dando un servizio più veloce e con meno tensioni con chi si presenta senza prenotazione. Avremo nei prossimi giorni un ulteriore aumento di richieste di vaccinazioni vista la stretta nazionale sul green pass. Occorre mettere in campo una programmazione che garantisca sia velocità alle persone, sia la possibilità di organizzarsi al personale. 

Colgo nuovamente l’occasione per ringraziare il personale sanitario, sia di ASUR che di Marche Nord, e tutti i volontari per l’enorme lavoro che stanno facendo da ormai quasi due anni. 

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

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