Politica
sabato 15 novembre 2025
Terzo dirigente lascia il Comune in meno di un anno: Fratelli d'Italia chiede chiarezza alla Giunta Biancani
newsUn nuovo cambio ai vertici amministrativi scuote il Comune di Pesaro.
Con l’imminente addio del dirigente Paolo Chiani, in servizio da dieci anni nell’area delle politiche sociali ed educative, salgono a tre i dirigenti che hanno lasciato l’ente in meno di dodici mesi.
Una situazione che, secondo i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, evidenzia un problema strutturale nella gestione organizzativa della Giunta Biancani.
Secondo quanto emerso, già dai primi mesi del 2026 sarà necessario individuare un nuovo dirigente per il settore educativo e sociale, aprendo un ulteriore fronte in un organigramma considerato sempre più fragile.
I consiglieri Michele Redaelli, Cristina Canciani, Daniele Malandrino, Serena Boresta e Giovanni Corsini hanno presentato un’interrogazione in Consiglio comunale per chiedere spiegazioni sulle motivazioni delle dimissioni e sulle scelte amministrative compiute in questi mesi.
Nel dibattito politico si moltiplicano le voci che collegano l’uscita dei dirigenti a divergenze insanabili con l’assessore Pandolfi.
Non sarebbe un caso isolato: la dirigente all’innovazione e transizione digitale, Simona Maggiulli, lasciò l’incarico nel gennaio 2025 dopo contrasti con la Giunta; la sua sostituzione fu al centro di ricorsi e discussioni.
La dirigente subentrante, Francesca Salucci, incaricata anche delle politiche ambientali, prese servizio in primavera e rassegnò le dimissioni ad agosto, durante il periodo di prova.
Da allora le deleghe sono state suddivise ad interim fra più settori, con conseguenti rallentamenti operativi.
Ora anche Chiani, figura di riferimento dell’amministrazione per oltre un decennio, si appresta a lasciare.
Un passaggio che solleva, secondo FdI, interrogativi sulla tenuta complessiva della struttura comunale.
Il gruppo consiliare chiede al sindaco Biancani quali misure intenda adottare per garantire continuità gestionale e per evitare ulteriori frammentazioni dell’organigramma.
Per Fratelli d’Italia, la successione ravvicinata di dimissioni testimonia una difficoltà interna più ampia, che richiede chiarezza istituzionale e un intervento immediato da parte dell’amministrazione comunale.