Politica
mercoledì 21 maggio 2025
Tagliati 24 milioni alle strade provinciali, Curti (PD): "Rete viaria a rischio, Governo e Regione responsabili"

Una drastica sforbiciata ai fondi per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali colpisce duramente le Marche.
L’Onorevole del PD, Augusto Curti, lancia l’allarme dopo l’ultima manovra del Governo Meloni che, nel quadriennio 2025-2028, sottrae oltre 24 milioni di euro alle Province marchigiane, riducendo del 48% le risorse disponibili per interventi su una rete viaria che rimane invariata per estensione, ma sempre più fragile.
Il quadro per i prossimi due anni è ancora più critico: nel biennio 2025-2026, la riduzione dei fondi supera il 70%.
I dati parlano chiaro: Ancona scende da 4,6 milioni a 1,3 milioni di euro; Ascoli Piceno passa da 3,2 a 971 mila euro; Fermo da 2,8 a 858 mila; Macerata e Pesaro-Urbino si attestano entrambe su 1,4 milioni, a fronte dei precedenti 4,6 e 4,7 milioni.
“È un taglio senza precedenti che lascia i territori con le stesse responsabilità ma privi delle risorse necessarie”, denuncia Curti.
Il parlamentare evidenzia come le ricadute saranno pesanti per tutta la comunità marchigiana: studenti e pendolari, famiglie, lavoratori e imprese si troveranno a convivere con una rete stradale sempre più a rischio di deterioramento.
“La mobilità - insiste - è un diritto fondamentale e un elemento chiave di resilienza per le aree più marginali”.
Non manca un attacco diretto anche alla Giunta regionale: “È assordante il silenzio della Regione Marche, che si piega ancora una volta alle scelte penalizzanti del Governo centrale. Mentre i cittadini vedono sottratti servizi essenziali, i vertici regionali tacciono, scegliendo una posizione servile invece di difendere gli interessi dei territori”.
La riduzione delle risorse apre interrogativi inquietanti sulla possibilità per le Province di garantire adeguata manutenzione e sicurezza.
“Dopo aver colpito i Comuni, ora il Governo si accanisce sulle Province - conclude Curti - dimostrando di non comprendere l’importanza delle infrastrutture locali per la qualità della vita quotidiana”.
Nel frattempo, le amministrazioni provinciali saranno costrette a rivedere i piani di intervento, con il rischio concreto che molti lavori vengano rinviati a data da destinarsi o cancellati del tutto.