Politica
giovedì 17 luglio 2025
Tagli alla PAC, Di Sante (Coldiretti Pesaro Urbino): "Così si condannano le campagne all'abbandono"
newsLa proposta della Commissione Europea di ridurre del 20% i fondi destinati alla PAC nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale 2028-2034 scatena la protesta del mondo agricolo.
A guidare la mobilitazione nella provincia è Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, che definisce la misura “un disastro annunciato” in grado di mettere a rischio migliaia di posti di lavoro e la sopravvivenza stessa delle campagne italiane ed europee.
La Politica Agricola Comune, sottolinea Di Sante, non è un lusso ma uno strumento strategico per garantire sicurezza alimentare, coesione sociale e tutela ambientale.
Eppure, si assiste a un taglio che per Coldiretti è non solo economico, ma anche culturale e identitario.
“Le nostre imprese non chiedono assistenza, ma strumenti per competere e produrre cibo sano e sostenibile – ha dichiarato Di Sante –. Invece si tolgono risorse a chi genera valore e si investe altrove, dimenticando la centralità dell’agricoltura per il futuro dell’Europa”.
Un malcontento già esploso in varie capitali europee, con proteste a Bruxelles e Roma, dove i giovani agricoltori hanno sfilato con striscioni contro Ursula von der Leyen. Anche nelle Marche si teme per l’impatto sui territori più fragili, già colpiti da spopolamento e dissesto idrogeologico.
“Senza una PAC forte – avverte Di Sante – si mette a rischio l’equilibrio delle aree interne e si condannano le filiere produttive alla marginalità”.
Coldiretti ha richiesto un incontro urgente con la premier Giorgia Meloni e il ministro Lollobrigida.
Di Sante annuncia infine una mobilitazione permanente, destinata a proseguire nei prossimi due anni.
“Se l’Europa non cambia rotta – conclude – saranno gli agricoltori a difendere i veri valori dell’Unione: solidarietà, sussidiarietà e futuro condiviso”.