Politica

mercoledì 14 febbraio 2024

Servizi educativi a Pesaro, Marchionni: "Servono proposte condivise, non polemiche stucchevoli"

Servizi educativi a Pesaro, Marchionni: "Servono proposte condivise, non polemiche stucchevoli"

di Giulia Marchionni consigliere Comune di Pesaro

La notizia è una: la Regione Marche raddoppia i fondi sui Servizi Educativi rispetto al passato. L’amministrazione comunale di Pesaro aveva chiesto attenzione su questo tema alla Regione e la Regione ha risposto in maniera celere e propositiva. 

Si è scelto di ricorrere al fondo sociale europeo per cui ogni risorsa sarà erogata dietro progettualità specifica e verrà richiesta un’accurata rendicontazione (impossibile prevedere aiuti a pioggia come avrebbero preferito alcuni politici nostrani).

Nei prossimi mesi verrà aperto un tavolo di confronto a cui le amministrazioni comunali potranno partecipare per la definizione di criteri e linee guida per l’erogazione del contributo su tutto il territorio regionale, prima della pubblicazione del bando.

Sono certa che verrà fatta una sintesi tra le varie istanze che emergeranno così da garantire la migliore risposta possibile e mi auguro che anche l’amministrazione pesarese voglia farne parte passando così dalle proteste alle proposte.

La polemica targata PD, che confonde le istituzioni e le usa per fare politica di parte, è surreale.

Pesaro è l’unico comune marchigiano ad aver protestato contro il raddoppio delle risorse rispetto a quanto erogato dalle precedenti giunte di sinistra, segnale tangibile dell'infondatezza delle accuse.

Perseverare nel denigrare ogni intervento messo in campo dalla Regione, anche se realizza un intervento che risponde, almeno in parte, alle richieste dei cittadini è davvero fuori luogo.

Ricordo che il sostegno regionale non è rivolto esclusivamente ai servizi educativi erogati direttamente dall’amministrazione comunale (fosse anche per il tramite della cooperativa cui si affidata) ma è un intervento mirato a sostenere la richiesta delle famiglie che potrebbero ad esempio liberamente scegliere di affidarsi ad una scuola privata o paritaria.

Servono strategie, progetti ed innovazioni, non serve accampare scuse. Le mamme della protesta sono molto più avanti della giunta PD, come dimostra la proposta di asili aziendali verso i quali ad esempio i voucher potrebbero essere una facilitazione all'accesso.  

È chiaro comunque che la sfida rimane aperta: nessuno ha mai pensato che le nuove risorse potessero riuscire a colmare una carenza strutturale in tema di programmazione comunale sul tema dei posti nei servizi educativi; tuttavia la scelta chiara e forte di investire nuove risorse da parte della Regione apre una nuova sponda alla collaborazione pubblico-privato che potrebbe davvero essere la svolta nel gestire, in maniera flessibile (anche in ragione dell’inverno demografico che sta travolgendo il nostro paese) i posti nidi/materne che di anno in anno dovessero rendersi necessari per sopperire alla richiesta delle famiglie. 

Ora la domanda è una: il Comune di Pesaro ha intenzione di sedersi ai tavoli di confronto oppure preferisce salire sull’Aventino delle polemiche come alibi? Questo clima di scontro pregiudiziale con la regione, solo per interessi elettorali è contro gli interessi della città .

Sui servizi educativi servono proposte condivise, non polemiche stucchevoli.

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