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lunedì 17 novembre 2025

Sanità, Ruggeri (M5S): «Pronto Soccorso di Jesi al collasso, una sentenza sul fallimento del sistema»

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Sanità, Ruggeri (M5S): «Pronto Soccorso di Jesi al collasso, una sentenza sul fallimento del sistema»

«Quanto sta accadendo oggi nella sanità territoriale marchigiana non è una sorpresa: è l’esito di criticità che avevo già sollevato nella precedente legislatura». 

Con queste parole Marta Ruggeri consigliera regionale del Movimento 5 Stelle commenta il quadro evidenziato dalle recenti analisi della Fondazione Gimbe e dagli operatori sanitari, che confermano l’emergenza ormai strutturale nella medicina generale delle Marche. 

La Regione risulta ultima in Italia per numero di candidati ai concorsi di formazione per medici di base: solo 82 partecipanti a fronte di 160 posti disponibili, mentre la carenza effettiva supera le 130 unità e alcune stime parlano di 238 medici mancanti lungo l’intero territorio regionale.

A rendere ancora più critica la situazione contribuiscono i pensionamenti – 107 nel solo 2024 – e l’alto tasso di abbandono della formazione, vicino al 20%. 

Una crisi determinata, secondo Ruggeri, da condizioni professionali sempre più insostenibili: carichi burocratici eccessivi, fino a 1.400 pazienti per medico e un quadro normativo che non favorisce l’ingresso dei giovani. 

Il nuovo Ruolo Unico, contestato dai sindacati, impone obblighi tipici del lavoro dipendente pur mantenendo la libera professione, un aspetto che contribuisce a rendere meno attrattiva la categoria.

Il rischio immediato, secondo Ruggeri, è quello di ritrovarsi con strutture nuove ma vuote. 

Le 29 Case di Comunità finanziate dal PNRR nelle Marche rischiano infatti di diventare “cattedrali nel deserto” in assenza del personale necessario per farle funzionare.

«Si continua a investire in spazi senza affrontare il nodo centrale: restituire dignità e attrattività al lavoro dei medici di base», osserva Ruggeri, ricordando che gli operatori denunciano da tempo questa distanza tra infrastrutture e reale capacità operativa.

La carenza è particolarmente evidente nelle province più colpite: Macerata registra un deficit di 70 medici, Ancona di 58 e Pesaro-Urbino di 52. L’emergenza investe però tutte le Marche, soprattutto le aree interne dove i bandi rimangono deserti e i cittadini si ritrovano privi di un servizio sanitario fondamentale.

«La Regione non sta contrastando la carenza di personale sanitario: la sta amplificando», conclude Ruggeri, chiedendo interventi immediati, strutturali e capaci di garantire un futuro sostenibile al Servizio sanitario regionale. «Ogni ritardo ricadrà direttamente sulla vita dei cittadini».

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