Politica
giovedì 30 novembre 2023
Ruggeri (M5S): "Ancora dalla Regione Marche nessun concorso per infermieri in base alle sessioni di laurea"

di Marta Ruggeri capogruppo M5S in Consiglio regionale
Ieri mattina in Consiglio regionale è stata discussa la mia interrogazione sulle motivazioni per cui questa Amministrazione non ha programmato l’uscita del concorso per 47 posti per infermieri in base alle sessioni di laurea in Scienze Infermieristiche.
Una domanda più che lecita, anche se a sentire la risposta dell’Assessore Saltamartini pare abbia creato solo fastidio. Intatti come ormai d’abitudine, invece di rispondere a quei cittadini marchigiani che hanno sollecitato noi consiglieri ad intervenire, ha accusato l’opposizione di fare demagogia e populismo per pura propaganda politica, un atteggiamento che ho dichiarato risibile e sconveniente per chi ha il ruolo di gestione della sanità regionale.
Stiamo vedendo ormai da tempo che questa Giunta non ha un’idea di come intervenire in ambito sanitario e impedire a questi neolaureati di partecipare al concorso ne è triste conferma.
Per risolvere il problema della sanità pubblica regionale occorre fare scelte politiche coraggiose, cosa che purtroppo questa amministrazione non sta facendo, altrimenti non avrebbe perso l’occasione di assumere 180 nuovi infermieri formati con soldi regionali che invece rischiamo che vadano in strutture private, in altre regioni o addirittura all’estero, così come hanno dichiarato già via mail e a mezzo stampa.
Questa regione non si può permettere più di avere personale precario nelle strutture sanitarie pubbliche e soprattutto non si può più permettere di sostenere la formazione per poi disperdere talenti e professionalità solo per inettitudine e incapacità amministrativa.
La figura istituita ieri del sottosegretario tutore dei due assessori alla sanità conferma che anche il presidente Acquaroli è preoccupato perché sul fronte sanitario questa maggioranza rischia di perdere il consenso acquisito con una perenne campagna elettorale a cui non conseguono fatti concreti, basti pensare al caos liste d’attesa e al peggioramento della mobilità passiva confermati anche dalla Corte dei Conti nella relazione al Rendiconto 2022.