Politica
martedì 30 giugno 2020
Ricci: "Vincere le regionali non è solo questione del PD, i 5 Stelle guardino al centrosinistra"

di Ufficio Stampa
«Non è che ad ogni elezione amministrativa e regionale il problema di vincere o perdere può essere solo del Pd e non degli altri». Così il sindaco di Pesaro e presidente Ali–Autonomie locali italiane Matteo Ricci, presentando a Roma nella sede della ‘Dire’ il suo libro «Vincere l’odio. Prima e dopo il coronavirus». «L’obiettivo di Salvini e Meloni è dare una botta al governo attraverso le regionali. Il problema non può essere solo del Pd. E’ un’anomalia: vincere o perdere le regionali credo sia un tema anche per il presidente Conte, che stimo, così come per il M5s. Invito tutti a ragionare, abbiamo ormai uno scenario dove si confrontano due poli: populisti e sovranisti da un lato; riformisti, europeisti e ambientalisti dall’altro. Se i Cinque Stelle vanno da soli, cosa hanno cambiato o realizzato il giorno dopo? Perché non devono provare a costruire le condizioni per andare insieme alle forze di centrosinistra? E’ un tema su cui dobbiamo incalzare i nostri alleati. Lo stesso vale su Renzi, che ha fatto alleanze solo su alcune regioni». Dopodiché, aggiunge Ricci, «penso che ci siano le condizioni per fare andare bene le regionali. Credo che vinceremo in Toscana e Campania. La partita si giocherà in Puglia, Marche e Liguria. Su Puglia e Marche possiamo essere fortemente competitivi e vincere. In Liguria dipende da noi: spero che nelle prossime ore si arrivi a un chiarimento sul candidato». Dopo la pandemia, «se alla crisi economica e sociale non si riesce a dare risposte in tempi certi rischiamo un autunno caldissimo, con l’aumento della rabbia sociale. La parola chiave? Velocità: il governo ha fatto uno sforzo enorme nello stanziamento delle risorse. Il punto ora è che devono arrivare velocemente a famiglie, lavoratori e imprese. Una giusta risposta in un tempo sbagliato rischia di produrre un clima ingestibile». Nell’emergenza, osserva Ricci, «i sindaci hanno impostato un meccanismo basato sull’autocertificazione, con controlli ex post. E nel giro di pochi giorni i Comuni hanno distribuito 400 milioni di buoni spesa a due milioni di famiglie. I sindaci hanno dimostrato che si possono dare risposte immediate. O ne usciamo adesso con un Paese più semplice e veloce, oppure non lo faremo più. Bene la bozza del decreto semplificazioni, perché abbiamo bisogno di fare partire i cantieri nei prossimi due mesi. Mentre con il codice degli appalti attuale si riuscirà a farlo solo nei prossimi due anni, rischiando di arrivare fuori tempo massimo». Infine: «Una politica che fa leva sull’odio è pericolosa dal punto di vista della tenuta e sul lato culturale. Quando prevale il rancore c’è più insicurezza. Il virus può fare riaprire una fase di umanesimo o ricreare tensioni e conflitti fra ultimi e penultimi». All’appuntamento hanno preso parte il direttore dell’agenzia di stampa Nico Perrone e Sara Manfuso, presidente dell'associazione ‘#IoCosì’. Il volume edito da All Around include un dialogo con Lucrezia Ercoli, direttrice artistica del festival di filosofia del contemporaneo Popsophia. La prefazione del libro è firmata da Liliana Segre.