Politica
sabato 10 maggio 2025
Ricci (PD) a Montegiorgio: "Le Marche meritano di tornare protagoniste, serve una nuova stagione"

«Le Marche meritano di tornare protagoniste. Per farlo serve una nuova stagione fatta di coraggio, giustizia sociale e visione».
Con queste parole, Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e candidato alla presidenza della Regione Marche, ha aperto l’iniziativa “La primavera delle Marche” nel Teatro Comunale Domenico Alaleona di Montegiorgio, in provincia di Fermo, gremito di cittadini e amministratori locali.
La data scelta, il 9 maggio, non è stata casuale: anniversario della morte di Aldo Moro e Peppino Impastato, due figure simbolo della storia italiana.
«Oggi più che mai abbiamo bisogno di pace e democrazia. In un tempo in cui le istituzioni vengono indebolite, anche in Italia, non possiamo rassegnarci al declino morale e civile», ha dichiarato Ricci.
Nel suo intervento, il candidato dem ha tracciato un quadro critico dell’attuale situazione regionale, partendo dall’economia: «Nelle Marche chiude un’impresa ogni 35 minuti. Crescono disuguaglianze e difficoltà per le famiglie, mentre la politica si rifugia nella propaganda».
Ricci ha invocato una nuova politica industriale orientata all’innovazione e alla sostenibilità, con un’attenzione particolare all’intelligenza artificiale applicata al manifatturiero e al sostegno delle piccole e medie imprese.
Altro punto focale è stato quello della sanità pubblica: «Serve rilanciarla guardando agli ultimi, anche sul piano sociale. La salute mentale va messa al centro, con più prevenzione nei territori e nelle scuole. La sicurezza è un valore di sinistra: è libertà».
Sferzante anche la critica alla gestione delle infrastrutture: «I lavori sull’autostrada si trascinano da anni per mancanza di decisioni. Rischiamo di perdere quasi 2 miliardi per l’alta velocità. E l’aeroporto di Falconara è diventato il simbolo della mediocrità. Serve un piano condiviso per la rete aeroportuale del Centro Italia».
Ricci ha poi affrontato i temi di emergenza abitativa, ambiente e istruzione: dalla necessità di rilanciare l’edilizia popolare alla lotta alla crisi idrica, passando per una raccolta differenziata più efficiente e tracciabile, fino al sostegno delle università marchigiane.
«No alle università private online che non lasciano nulla al territorio – ha detto – Sì a una formazione pubblica che crei sviluppo locale».
Infine, Ricci ha concluso il suo appello con un messaggio di speranza e mobilitazione: «Questa primavera non è uno slogan. È un progetto per ridare alle Marche il futuro che meritano. Insieme possiamo farcela: dobbiamo far tornare le Marche ad essere un modello di qualità della vita in Europa».