Politica
lunedì 16 giugno 2025
Ricci attacca Acquaroli: "Nella sanità marchigiana solo tagli e disservizi, serve un cambiamento vero"

“Il vero segno lasciato da Acquaroli nelle Marche è il ‘meno’, soprattutto nella sanità”.
Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della Regione Marche, lancia un duro attacco all’attuale giunta regionale guidata dal centrodestra.
“Meno medici, meno prevenzione, meno case di comunità, meno ospedali di comunità”, afferma Ricci, sottolineando come gli unici numeri in crescita siano quelli negativi: liste d’attesa più lunghe, mobilità passiva in aumento e cittadini costretti a rinunciare alle cure.
Secondo Ricci, i dati ufficiali della Fondazione Gimbe confermerebbero il fallimento delle politiche sanitarie dell’amministrazione Acquaroli.
“Delle 29 case di comunità previste, ne è stata attivata solo una su dieci, e gli ospedali di comunità sono appena all’11% del previsto, molto meno rispetto alla media nazionale”, incalza il candidato dem, evidenziando che nelle Marche mancano 96 medici rispetto allo standard previsto per la popolazione residente.
Un dato ancora più allarmante, secondo Ricci, riguarda la rinuncia alle cure: “Un marchigiano su dieci ha smesso di curarsi perché non trova risposte nel servizio pubblico e non può permettersi il privato”.
E mentre il sistema di prevenzione regionale resta tra gli ultimi in Italia, la Regione spende ogni anno 50 milioni di euro per far curare i propri cittadini in Emilia-Romagna e Lombardia.
“Questi sono i veri numeri della nostra sanità, purtroppo tutti negativi. Serve un cambiamento profondo e concreto”, conclude Ricci, chiedendo un’inversione di rotta a favore di un sistema sanitario pubblico più accessibile, capillare ed equo.