Politica

domenica 06 aprile 2025

Ricci (PD) a Urbino: "Non possiamo accettare questo presente mediocre, possiamo fare le Marche grandi"

Ricci (PD) a Urbino: "Non possiamo accettare questo presente mediocre, possiamo fare le Marche grandi"

«Le Marche sono ferme». 

Con queste parole Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e candidato presidente alla Regione, ha aperto il suo intervento a Urbino durante l’evento La primavera delle Marche, secondo appuntamento pubblico in provincia di Pesaro-Urbino. 

Dal palco del teatro Sanzio, Ricci ha elencato le sue priorità per il futuro della regione, puntando il dito contro una politica regionale «incapace di affrontare i problemi reali» e priva di visione.

«Non possiamo più accettare una sanità confusa, strade bloccate, treni turistici al posto dei collegamenti veri, affitti fuori controllo, giovani dimenticati e sicurezza lasciata ai sindaci», ha dichiarato. 

«La sanità è nel caos – ha aggiunto – nessuno sa cosa accadrà agli ospedali di Urbino e Fano. Si costruiscono Case della salute ma mancano medici e infermieri, e soprattutto è scomparso ogni riferimento alla salute mentale, una delle vere emergenze post-Covid. Lo psicologo deve diventare un diritto: nelle scuole, nei quartieri, ovunque ce ne sia bisogno».

Sul fronte delle infrastrutture, Ricci ha parlato di “immobilismo e scelte miopi”: dalla Montelabbatese, «dove serve una variante a Morciola», al collegamento ferroviario tra Pergola e Calmazzo, «12 chilometri che cambierebbero tutto, permettendo di collegare Urbino a Roma e non solo a Fano». 

Attacco diretto anche alla gestione degli aeroporti: «O si rilancia davvero lo scalo marchigiano con una rete strategica nell’Italia centrale, oppure basta con i proclami da taglio del nastro».

Ampio spazio anche alle politiche sociali e al tema casa: «Le Marche erano un modello nel sociale. Oggi non si fa più nulla: le povertà aumentano, le dipendenze crescono, l’edilizia popolare è bloccata e vivere in città come Pesaro, Fano o Urbino è diventato proibitivo. Servono misure regionali sugli affitti, per non aumentare il divario tra chi ha e chi non ha».

Ricci ha toccato infine il tema sicurezza, chiedendo un piano regionale integrato: «I sindaci non possono essere lasciati soli. La sicurezza è un diritto e va garantito con strumenti adeguati e coordinati».

Chiusura con un attacco al governo e alla giunta regionale: «Non hanno portato un solo euro nuovo in tre leggi di bilancio. Usano fondi già stanziati dai governi precedenti e li vendono come novità. È una farsa».

Il messaggio finale è rivolto ai cittadini: «Non voglio tornare al passato, ma non possiamo accettare questo presente mediocre. Possiamo fare delle Marche una regione sicura, giusta, interconnessa. Una regione che non lascia indietro nessuno. Ma per farlo – ha concluso Ricci – dobbiamo cambiare rotta. Insieme, possiamo fare le Marche grandi».

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

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