Politica

martedì 24 giugno 2025

Residenze sanitarie, in arrivo 30,6 milioni: parte il piano per abbattere le rette

Residenze sanitarie, in arrivo 30,6 milioni: parte il piano per abbattere le rette

Un fondo da 30,6 milioni di euro nel triennio 2025-2027 per sostenere le famiglie e migliorare i servizi nelle strutture residenziali sanitarie, socio-sanitarie e sociali delle Marche. 

È questo il cuore dell’intervento Multileva varato dalla Regione, che prevede tra le varie misure 9,7 milioni destinati all’abbattimento delle rette per gli ospiti

Un risultato che porta la firma del lavoro congiunto di Cgil, Cisl e Uil Marche, insieme alle rispettive categorie dei pensionati, che da anni chiedono interventi concreti per sostenere le persone non autosufficienti.

Un aiuto concreto alle famiglie

La riduzione delle rette è da sempre una priorità per i sindacati, che la considerano «un aiuto concreto e indispensabile» in un contesto economico difficile. 

Già sancita nell’accordo con la Regione nel 2023, l’iniziativa si articola su due fronti: da una parte le risorse agli enti gestori, vincolate al miglioramento dei servizi; dall’altra il sostegno diretto alle famiglie con un contributo minimo di 250 euro al mese tramite voucher. 

Ora, sottolineano i sindacati, è urgente l’apertura di tavoli tecnici per definire, attraverso l’ISEE, i criteri di attribuzione del contributo.

Attuazione della legge regionale e trasparenza sulle tariffe

Tra le priorità individuate, anche l’attuazione della Legge Regionale n.21 del 2024, che prevede 4 milioni di euro in tre anni come contributo alla quota sociale delle rette per gli anziani non autosufficienti. 

Ma non basta: secondo le sigle sindacali, occorre affrontare anche il tema della composizione della retta, per garantirne chiarezza e trasparenza in relazione ai servizi offerti. 

Particolare attenzione viene chiesta sulle prestazioni aggiuntive a pagamento, che rischiano di includere impropriamente servizi sanitari e assistenziali che dovrebbero invece essere garantiti gratuitamente.

Riaccreditamenti e convenzioni: monitoraggio urgente

La maggior parte delle strutture coinvolte si trova attualmente nella fase di riaccreditamento, come previsto dai nuovi manuali regionali. 

Proprio per questo, ricordano i sindacati, le convenzioni con le AST dovranno essere sottoscritte esclusivamente da strutture accreditate e dovranno rispecchiare i nuovi criteri tariffari. 

Fondamentale, quindi, l’istituzione di un tavolo di monitoraggio permanente, con la partecipazione di Regione, organizzazioni sindacali ed enti gestori. 

L’obiettivo: verificare l’avanzamento del piano e costruire una nuova metodologia condivisa per la determinazione trasparente delle tariffe, in un’ottica strutturale e duratura.

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

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