Politica
giovedì 03 luglio 2025
Regionali Marche, Valeria Mancinelli candidata con Ricci: "Sarò il centravanti della squadra"
news“C’è una politica che Vale”.
Con questo slogan Valeria Mancinelli, ex sindaca di Ancona e vincitrice del World Mayor Prize nel 2018, ha ufficializzato la sua candidatura al Consiglio regionale delle Marche a sostegno del candidato presidente del centrosinistra, Matteo Ricci.
Durante la presentazione al Passetto di Ancona, Mancinelli ha ribadito il suo impegno diretto nella campagna elettorale: “Non se, ma quando saremo eletti con Matteo, io sarò il centravanti di sfondamento della squadra. Un ruolo che mi si attaglia”.
Nel suo intervento non sono mancati attacchi duri al governo regionale uscente e al presidente Francesco Acquaroli, candidato del centrodestra per un secondo mandato.
“Un eufemismo chiamarla classe dirigente: è inconsistente, confusionaria, fuffa. Acquaroli non è lì per carisma o autorevolezza, ma perché è il fedelissimo della Meloni – ha dichiarato –. Per rilanciare le Marche servono leader forti, non maggiordomi”.
Secondo Mancinelli, la situazione nelle Marche è peggiorata: “Anche se non tutti i problemi sono nati oggi, negli ultimi anni il declino è stato evidente. Da qui nasce il mio impegno per contribuire al cambiamento”.
Le sue critiche hanno toccato temi centrali come infrastrutture, sanità, aree interne e il porto di Ancona.
E proprio sul Comune dorico, guidato oggi dal sindaco Daniele Silvetti, l’ex prima cittadina ha parlato di “faide interne al centrodestra” e di “una caccia al sindaco, con Giacomo Bugaro - ex consigliere regionale di Forza Italia e rappresentante comunale nel Comitato portuale - come terminale politico e prossimo candidato con Fratelli d’Italia”.
Mancinelli ha anche rivendicato alcune delle sue azioni da sindaca, tra cui la protesta dei 130 sindaci davanti a Palazzo Chigi per i fondi del Bando Periferie, e l’Ultimo Miglio per il collegamento del porto di Ancona, “finanziato dai governi precedenti”.
Sulla mancata realizzazione della stazione marittima ha spiegato: “Rinunciammo per ragioni di sicurezza, scegliendo invece i bus elettrici”.
Pur ammettendo di non condividere alcuni punti del programma del centrosinistra, come il no al Molo Clementino per le crociere e il sì all’Area Marina Protetta del Conero, Mancinelli ha chiarito: “Se su 100 punti due non mi convincono, me li faccio piacere. Non rompo la coalizione. Il vero problema è la capacità e la credibilità di affrontare le questioni. Il centrodestra fa solo annunci, ma non trova soluzioni”.