Regionali Marche 2025, Mangialardi: "Fallimento Atim, serve nuova strategia per il turismo"

Il turismo torna al centro del dibattito politico in vista delle elezioni regionali Marche 2025. 

A intervenire è Maurizio Mangialardi, vicepresidente del Consiglio regionale e candidato del Partito Democratico, che critica duramente l’impostazione dell’amministrazione guidata da Francesco Acquaroli.

«In questi cinque anni – afferma – la strategia della Giunta si è basata sull’istituzione di Atim, un’Agenzia che si è rivelata inefficiente e incapace di produrre risultati concreti». 

Per Mangialardi, i dati confermerebbero una situazione di difficoltà: «Gli arrivi e le presenze restano inferiori alla media nazionale e la crescita del 2023 è stata trainata quasi esclusivamente da Pesaro Capitale Italiana della Cultura».

Il candidato dem ha presentato una propria ricetta in sette punti: dalla riqualificazione delle strutture ricettive alla valorizzazione delle identità locali con offerte tematiche, da campagne di marketing mirate sui punti di forza – mare, borghi, cultura diffusa e turismo lento – a un sistema informativo moderno con portale, app e sportelli turistici efficienti. 

Centrale anche la richiesta di una decisione definitiva sulle concessioni balneari, il sostegno a eventi radicati sul territorio e la creazione di un brand identitario capace di sostituire lo slogan “Let’s Marche”.

Mangialardi ha inoltre criticato le scelte della Giunta Acquaroli, in particolare l’“operazione Mancini”, giudicata fallimentare: «Spendere un milione di euro per un testimonial senza parallelamente investire in hotel di lusso e servizi adeguati non ha senso».

La proposta del candidato dem guarda infine al turismo nord europeo: «Occorre riqualificare e rigenerare l’offerta ricettiva per intercettare i nuovi modelli di viaggio e restituire alle Marche la competitività che meritano».