Politica
martedì 13 maggio 2025
Referendum abrogativi 8-9 giugno: al voto su lavoro e cittadinanza

Domenica 8 e lunedì 9 giugno gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su cinque referendum popolari abrogativi.
I temi al centro della consultazione riguardano disciplina del lavoro e cittadinanza italiana.
Si potrà votare domenica dalle ore 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15.
Perché il referendum sia valido, è necessario il raggiungimento del quorum: dovrà votare almeno il 50% più uno degli aventi diritto, come stabilisce l’articolo 75 della Costituzione.
Ogni quesito, in caso di approvazione, porterà all’abrogazione della norma di riferimento.
I cinque quesiti referendari:
Jobs Act – Contratto a tutele crescenti (scheda verde)
Si chiede l’abrogazione integrale del decreto legislativo 23/2015, che ha introdotto il contratto di lavoro a tempo indeterminato con tutele crescenti.
Licenziamenti nelle piccole imprese
Quesito per eliminare parte dell’articolo 8 della legge 604/1966, che fissa i limiti di indennizzo economico in caso di licenziamenti illegittimi in aziende sotto i 15 dipendenti.
Contratti a termine e rinnovi
Si propone l’abrogazione di alcune disposizioni del decreto legislativo 81/2015, che regolano la durata massima, le proroghe e i rinnovi dei contratti di lavoro a tempo determinato.
Responsabilità solidale negli appalti
Quesito per ripristinare la responsabilità solidale del committente in caso di infortuni derivanti da rischi specifici dell’attività svolta da appaltatori o subappaltatori, abrogando la norma che ne limita l’applicazione.
Cittadinanza italiana per stranieri extracomunitari
L’obiettivo è dimezzare da 10 a 5 anni il periodo minimo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter chiedere la cittadinanza.