Politica

giovedì 02 novembre 2023

Redaelli (Centrodestra): "Pesaro 2024 dia uno spazio importante al mondo del sociale e del volontariato"

Redaelli (Centrodestra): "Pesaro 2024 dia uno spazio importante al mondo del sociale e del volontariato"

di Ufficio Stampa Michele Redaelli

“Pesaro Capitale della cultura 2024 dia uno spazio importante al mondo del sociale, del volontariato e della solidarietà”. 

Questa la proposta di Michele Redaelli, consigliere comunale di centrodestra, particolarmente presente ed attivo in questi ambienti.

“Per questo motivo chiedo che l’Amministrazione comunale istituisca un tavolo di partecipazione nel quale tutte le persone e le realtà che operano nell’ambito dell’aiuto al prossimo possano essere coinvolte per contribuire attivamente”. 

Spiega il consigliere Redaelli che si farà promotore di questo tema portandolo in discussione in Consiglio Comunale attraverso una mozione in cui si chiede anche all’Amministrazione di individuare e finanziare un progetto specifico per la valorizzazione di questo mondo.

“Questa proposta ha ragioni profonde che sicuramente potremmo definire culturali, spiega Redaelli, e che ben si accompagnano con lo slogan la natura della cultura”.

“Che natura ha la cultura di Pesaro? Sicuramente un elemento costitutivo fondamentale è la solidarietà. La città è permeata da uno spirito di grande attenzione all’altro, che trova le sue origini in grandi personaggi che hanno fatto la storia di Pesaro, in opere di aiuto ed in comunità che le sostengono”.

La parola cultura indica L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire lo spirito, a sviluppare o migliorare le facoltà individuali, specialmente la capacità di giudizio.

Con ulteriore ampliamento, il termine stesso è passato a indicare genericamente, l’idealizzazione, e nello stesso tempo la scelta consapevole, l’adozione pratica di un sistema di vita, di un costume, di un comportamento, o, anche, l’attribuzione di un particolare valore a determinate concezioni o realtà, l’acquisizione di una sensibilità e coscienza collettiva di fronte a problemi umani e sociali che non possono essere ignorati o trascurati.

Una definizione che calza a pennello con tanti aspetti della personalità di molti pesaresi e della Città stessa. In un certo senso, se dovessimo descrivere la pesaresità, una sottolineatura che non potrebbe mancare è proprio questa, la cultura della solidarietà e dell’attenzione all’altro.

La cultura non si forma per caso, cresce e si consolida sostenuta da uomini e donne che portano con sé grandi ideali. Ed anche in questo caso Pesaro può vantare una grande ricchezza, che fonda le sue radici nella storia e che anche oggi esprime grandi eccellenze. Per la mia esperienza e la mia sensibilità se dovessi nominare due persone del secolo scorso, che hanno posto le fondamenta in città per questa sensibilità indicherei sicuramente Padre Damiani e Don Gaudiano. Pesaro non sarebbe quella che è oggi senza di loro.

Ma, a mio avviso, i grandi uomini non bastano, occorre la comunità affinché tutta la città sia coinvolta ed i grandi ideali diventino, a poco a poco, mentalità comune, sensibilità diffusa, in una parola: cultura. Ed anche questa è una vera e propria ricchezza che Pesaro può vantare. Tante comunità, piccole e grandi, differenti fra loro, spesso in dialogo reciproco, che insieme costituiscono la rete della solidarietà cittadina. Tantissime sarebbero a questo punto le persone e le associazioni da citare. Così tante che non basterebbero le pagine del giornale. Uomini e donne che meritano di essere ringraziate una ad una. Associazioni e realtà nate dal basso che la politica ha secondo me, in ottica sussidiaria, il compito di proteggere e valorizzare, innanzitutto garantendone la propria specifica identità ed evitando l’abbraccio fatale di chi tentando di appropriarsene finisce con il soffocare.

“Per queste ragioni”, conclude il consigliere comunale Michele Redaelli, “propongo all’Amministrazione comunale ed al comitato organizzatore di Pesaro Capitale della Cultura 2024 di tenere conto dell’identità di Pesaro e della cultura della solidarietà e dell’attenzione all’altro che caratterizzano la nostra città, garantendo la mia disponibilità ed il mio contributo a collaborare in questa direzione”.

Michele Redaelli – Consigliere Comunale Centrodestra

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