Politica

venerdì 27 giugno 2025

Petrucci (Base Popolare): “Ricci a Fossombrone dimentica che fu il PD a chiudere il Pronto Soccorso”

Petrucci (Base Popolare): “Ricci a Fossombrone dimentica che fu il PD a chiudere il Pronto Soccorso”

“La visita elettorale di Matteo Ricci all’Ospedale di Comunità di Fossombrone è l’ennesimo tentativo di riscrivere la storia, confidando nella scarsa memoria collettiva”. È quanto dichiara Emanuele Petrucci, coordinatore provinciale di Base Popolare Marche, che attacca il candidato alla presidenza della Regione Marche per quella che definisce una “passerella elettorale carica di contraddizioni”.

Ricci ha parlato della chiusura del Pronto Soccorso come di un errore da correggere, ma secondo Petrucci dimentica – o omette – un dettaglio fondamentale: “Fu proprio il Partito Democratico a chiudere quella struttura, con il presidente regionale Luca Ceriscioli, esponente dello stesso partito e stretto alleato di Ricci. Un’operazione che ha penalizzato l’entroterra marchigiano, concentrando tutti i servizi in un unico ospedale a Pesaro”.

Petrucci non risparmia una stoccata neppure sul piano simbolico, accostando l’intera vicenda alla legge del contrappasso di dantesca memoria. “Chi ha chiuso ora è costretto ad aprire, non strutture sanitarie ma spazi politici, come nel caso di Ceriscioli, chiamato ad appoggiare – con il beneplacito di Ricci – una terza candidatura di Fabrizio Cesetti a Fermo, in contrasto con la linea del partito”, afferma il coordinatore.

“Nel frattempo – prosegue Petrucci – in altre province come Ancona il PD sceglie il rinnovamento escludendo i consiglieri uscenti. Ma a Fossombrone tutto si ribalta: chi ha smantellato oggi viene presentato come il salvatore. È questa l’incoerenza politica che i cittadini vedono e giudicano”.

Infine, l’affondo politico: “La memoria dei territori non è così corta come alcuni vorrebbero. I marchigiani ricordano chi ha voluto l’ospedale unico e chi ha chiuso i servizi decentrati. Prima di promettere nuove aperture, bisognerebbe avere il coraggio di chiedere scusa per le chiusure volute e attuate”.


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