Politica
giovedì 06 novembre 2025
Pesaro, ordinanza sul risparmio idrico: Biancani chiede alla Regione interventi urgenti sugli invasi
news«È paradossale dover firmare un’ordinanza sul risparmio idrico nel mese di novembre, ma è un provvedimento inevitabile».
Con queste parole il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, annuncia la firma dell’ordinanza n. 2447 del 5 novembre 2025, in vigore da subito e valida fino al 30 novembre 2025, che introduce misure straordinarie per il contenimento dei consumi idrici.
Il provvedimento, richiesto dalla Regione Marche, punta a contrastare la grave carenza di piogge e a gestire una situazione che da emergenziale è diventata ormai strutturale.
«Questa ordinanza – spiega Biancani – è la dimostrazione della fragilità del nostro sistema di approvvigionamento, che in provincia di Pesaro e Urbino dipende per circa l’80% da acque superficiali. Se non piove, l’acqua non c’è. È un bene pubblico che non si può comprare».
Il sindaco richiama l’attenzione su un problema cronico di mancata programmazione e manutenzione degli invasi, denunciando l’immobilismo di Regione ed Enel sulla pulizia delle dighe del Furlo, di San Lazzaro e di Tavernelle.
Secondo Biancani, la politica idrica deve basarsi su scelte tecniche e pianificazione a lungo termine, non su interventi tampone.
«Serve un cambio di rotta immediato: la Regione deve assumersi le proprie responsabilità e convocare urgentemente Enel per una pulizia effettiva dei bacini, condizione indispensabile per aumentare la capacità di accumulo e garantire autonomia in assenza di piogge».
Nel frattempo, l’ordinanza impone il divieto di utilizzo dell’acqua potabile per irrigare orti, giardini e prati (consentito solo nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17 alle 7), per lavare aree cortilizie, veicoli privati, riempire fontane ornamentali o vasche da giardino e per tutti gli usi non domestici.
Il Comune invita i cittadini a un impiego consapevole della risorsa idrica, ricordando l’importanza di evitare sprechi e controllare gli impianti domestici.
Biancani conclude con un appello: «Siamo già fuori tempo massimo, ma possiamo ancora evitare di restare senz’acqua se iniziamo a lavorare in modo serio e coordinato».