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mercoledì 26 novembre 2025

Il Consiglio comunale sostiene la norma sul consenso e rafforza l'impegno contro la violenza sulle donne

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Il Consiglio comunale sostiene la norma sul consenso e rafforza l'impegno contro la violenza sulle donne

Il Consiglio comunale di Pesaro ha dedicato la seduta di ieri alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, approvando all’unanimità l’ordine del giorno urgente “25 novembre” sul sostegno alla norma del libero consenso. 

Un passaggio definito “storico” dalle consigliere promotrici Canciani, Boresta e Marchionni, che hanno sottolineato come la recente modifica dell’articolo 609-bis del Codice Penale, già approvata alla Camera, introduca un principio cardine: senza un consenso libero, attuale e consapevole, ogni atto sessuale è reato. 

Una svolta culturale e giuridica che allinea l’Italia agli standard internazionali e segna un passo deciso verso la tutela della libertà personale.

Nel corso della seduta sono intervenute le assessore, le consigliere e i consiglieri per restituire uno sguardo ampio sul fenomeno della violenza di genere. 

L’assessora Sara Mengucci ha richiamato l’urgenza di una normativa capace di rispondere alla realtà di un fenomeno diffuso, mentre la consigliera Marchionni ha ricordato come «donne uccise perché libere di scegliere» siano una testimonianza dolorosa della radice culturale della violenza. 

Per Boresta il nuovo impianto normativo rappresenta “un traguardo fondamentale”, capace di superare ambiguità interpretative e di affermare con chiarezza il principio del consenso.

La seduta ha affrontato anche il tema dell’evoluzione culturale attraverso il linguaggio, con l’approvazione del secondo ordine del giorno – passato con 21 voti favorevoli e 11 astenuti – dedicato all’adozione di un “prontuario per un linguaggio che valorizza le differenze”. 

Le proponenti, tra cui la consigliera Fabbri, hanno sottolineato come parole e rappresentazioni contribuiscano a definire ruoli, identità e percezioni, influenzando direttamente la cultura che permette alla violenza di radicarsi.

Interventi come quelli di Drago, Bernardi, Alessandroni e Anniballi hanno evidenziato la necessità di agire sulle basi del linguaggio per contrastare stereotipi, discriminazioni e modelli patriarcali ancora presenti.

Dalla riflessione sulla violenza sessuale alle discriminazioni intersezionali, dal ruolo dell’educazione affettiva al cambiamento culturale nelle istituzioni, il Consiglio comunale ha scelto di restituire alla Giornata del 25 novembre un valore politico e comunitario. 

In chiusura, gli interventi hanno ribadito l’impegno a proseguire un lavoro diffuso e condiviso, in rete con associazioni, centri antiviolenza, realtà educative e cittadini, per costruire una città più consapevole, inclusiva e libera dalla violenza di genere.

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