Politica
lunedì 06 ottobre 2025
Pesaro, Biancani: «Grave il silenzio su Autostrade. Il campo base sarà dismesso, opere compensative bloccate»
news«L’intenzione di Autostrade è di dismettere il campo base di Santa Veneranda. Pare sarà una procedura rapidissima ed è giusto che il sindaco lanci l’allarme su un’azione che di fatto ufficializza il blocco alla realizzazione delle opere compensative dell’A14».
Con queste parole il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, insieme alla Giunta comunale, ha partecipato al presidio organizzato contro il «totale immobilismo di Società Autostrade e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti».
Secondo Biancani, la decisione di smantellare il campo base di strada Pantano Castagni rappresenta un segnale gravissimo: «Significa che non c’è alcuna intenzione di avviare i cantieri. Le opere compensative sono ferme e il territorio rischia di perdere interventi fondamentali per la viabilità».
Il sindaco ha ricordato gli interventi previsti: la circonvallazione di Santa Veneranda, il potenziamento della SP 423 Urbinate, la rotatoria di Borgo Santa Maria, la bretella Fratelli Gamba, l’ampliamento a quattro corsie della strada interquartieri e, in prospettiva, il casello di Santa Veneranda.
Biancani denuncia il «silenzio intollerabile» delle istituzioni nazionali, ricordando le tre proteste, le lettere inviate, le interrogazioni parlamentari e la risoluzione approvata dal Consiglio comunale a marzo 2025: «Le risposte sullo stato delle opere sono zero. Dopo anni di attese e promesse, non possiamo più accettare rinvii».
Il primo cittadino richiama anche il mancato aggiornamento dell’accordo tra Comune, Provincia, Regione e Autostrade: «Le risorse ci sono: almeno 68 milioni già disponibili. Chiediamo l’immediato avvio dei lavori e chiarezza sul resto dei fondi, saliti a 170 milioni con il nuovo schema di convenzione approvato nella primavera 2024 ma mai sottoscritto».
Infine, l’appello: «Chiedo al presidente della Regione, Francesco Acquaroli, di convocare subito un incontro per chiarire il futuro delle opere. Pesaro e il territorio meritano rispetto. Se non arriveranno risposte, siamo pronti a rivolgerci anche alla Prefettura».