Politica

martedì 13 maggio 2025

Pesaro, Biancani e Murgia: "Da settembre la Manzi si sposta al San Carlo e in via Salandra"

Pesaro, Biancani e Murgia: "Da settembre la Manzi si sposta al San Carlo e in via Salandra"

«Da settembre la Manzi si sposta al San Carlo e in via Salandra». 

Il sindaco Andrea Biancani e l’assessora alle Politiche educative Camilla Murgia presentano il trasferimento temporaneo delle classi della primaria dell’Ic Olivieri, ad oggi collocate in via Confalonieri, in due strutture dello stesso quartiere, collocate al piano terra e con spazi esterni e strutture adeguate, anche per l’attività fisica. 

«È una decisione che abbiamo preso per la serenità di tutti - dicono -. Dall’inizio del prossimo anno scolastico 2025/2026, la scuola andrà, in via provvisoria, nei locali di San Carlo in via Turati e in quelli dell’ex scuola dell’infanzia di via Salandra 22, a 500 metri di distanza dall’attuale sede, per ridurre i disagi a mamme e papà e mantenere la “rete sociale” di studenti e studentesse».

«Abbiamo trovato la soluzione in grado di accogliere le richieste pervenute in questi ultimi mesi da diverse famiglie che abbiamo incontrato numerose volte - dicono Biancani e Murgia - e preoccupate per le condizioni di via Confalonieri. Condizioni che, lo ricordiamo, non comportano alcun obbligo per l’Amministrazione. La scuola non ha problemi; è a norma, tanto che se la vendessimo, il compratore non dovrebbe fare alcuna modifica strutturale. Vero è che la normativa sugli edifici scolastici è più stringente ma anche in questo caso non abbiamo l’obbligo di trasferire le classi. Lo facciamo perché siamo riusciti a trovare una soluzione alternativa e perché volevamo rispondere ai timori sollevati sulla struttura da diversi genitori che hanno anche valutato di rivolgersi in Procura, utilizzando una modalità ostile che non condivido, sbagliata e che non garantisce a chi deve decidere, tecnici compresi, la giusta serenità. Un dibattito con toni e modalità particolarmente accesi, che oggi ci porta a prendere la decisione dello spostamento, l’unica possibile per garantire maggiore serenità a tutti, e che siamo riusciti a fare in quanto abbiamo avuto la disponibilità della Diocesi».

Sindaco e assessora rimarcano che l’edificio «non ha problemi. La biblioteca, il centro civico e gli spazi delle associazioni rimarranno nelle loro sedi. La direzione didattica e la segreteria dell’Olivieri, da settembre, rimarranno in via Confalonieri, dove stiamo anche valutando di trasferire gli uffici comunali delle politiche sociali ed educative. Un passaggio che ci consentirebbe di risparmiare oltre 100mila euro l’anno di affitti e un’azione che si inserirebbe nella strategia di razionalizzazione delle spese, già avviata».

Una riduzione di costi che andrà “a bilancio” nel lungo termine ma che nel breve comporterà le spese per lo spostamento delle 8 classi che andranno al San Carlo e delle 2 (dei più piccoli) che traslocheranno in via Salandra, insieme eventualmente agli uffici comunali, «comportando un investimento non da poco per garantire la massima funzionalità degli spazi individuati e che seguiranno anche i numeri delle iscrizioni».

Biancani e Murgia spiegano infatti che, «Stiamo facendo una ricognizione della popolazione studentesca di ogni ordine e grado presente nel territorio comunale» sulla base dei dati relativi alla denatalità che comporterà la diminuzione degli iscritti, da qui a 10 anni, del 45%. «Il cosiddetto “inverno demografico” produrrà le sue conseguenze in questi anni. Dall’analisi delle nascite già avvenute (quindi facendo riferimento ai bambini già nati), entro i prossimi 5 anni, nel quartiere, si passerà dalle 24 attuali alle 15 classi di bambini che frequentano la primaria (tra i 6 e i 10 anni). È anche per questo che la Lubich sarà la primaria di riferimento di Pantano per i prossimi anni, altre scuole nel quartiere quindi non saranno necessarie. Non siamo noi a dirlo, sono i numeri a farlo».

«Quello della denatalità - spiegano sindaco e assessora - è un andamento che ci obbliga a fare delle verifiche e delle considerazioni sul patrimonio edilizio scolastico e sulle attuali sedi aperte in città. L’analisi ci permetterà di concentrare gli sforzi e le risorse in particolare per le manutenzioni sugli edifici che negli anni riusciranno a calamitare la popolazione scolastica, con un’attenzione particolare alle sedi periferiche, un presidio, un riferimento importante, per la socialità, a cui non rinunceremo».

L’Amministrazione pesarese è stata la prima ad aver affrontato il tema in modo analitico, come confermato dall’Ufficio scolastico provinciale, «che abbiamo incontrato insieme alla direzione didattica e ai rappresentanti delle famiglie con l’approccio di condivisione e programmazione delle scelte per il futuro che ci caratterizza» aggiungono sindaco e assessora nel tornare alla Manzi e nel rivolgere «un ringraziamento alla Diocesi e alla parrocchia per aver messo a disposizione delle famiglie gli spazi di loro proprietà. Spazi che già in passato avevano ospitato delle classi (il San Carlo è stata “storicamente” la sede distaccata della Manzoni, oltre ad aver ospitato alunne e alunni della Pirandello e quelli delle superiori del Santa Marta)».

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