Politica
sabato 10 maggio 2025
Pesaro, Biancani avvia la razionalizzazione delle Fondazioni culturali: "Meno costi, più efficacia"

Una riorganizzazione per rendere il sistema culturale pesarese più efficiente e sostenibile.
È questa la direzione tracciata dal sindaco Andrea Biancani, che ha annunciato l’avvio di un percorso di razionalizzazione delle fondazioni culturali della città.
Obiettivo: ottimizzare risorse, ridurre i costi gestionali e rafforzare la missione di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Pesaro.
«Inizia oggi un percorso per rivedere numero e ruoli delle fondazioni, per efficientare le strutture e far crescere eventi, manifestazioni e attività», ha spiegato Biancani, facendo riferimento a realtà come la Fondazione Pesaro Nuovo Cinema, la Fondazione Pescheria - Centro Arti Visive Pesaro e la Fondazione Ente Olivieri - Biblioteca e Musei Olivieriani.
Secondo il sindaco, la necessità di rivedere l’assetto nasce anche da un aggravio normativo che ha reso sempre più onerosa la gestione di ciascuna fondazione.
«Oggi le fondazioni devono affrontare una mole di adempimenti amministrativi che comporta spese significative: responsabili anticorruzione, revisori, trasparenza.
È come se ognuna dovesse avere al suo interno un piccolo Comune».
Il primo passo concreto è stato compiuto con la Fondazione Pescheria: dopo le dimissioni del precedente direttore e del Cda, il nuovo Consiglio ha avviato una selezione pubblica per nominare il nuovo direttore.
Biancani ha però suggerito una soluzione interna, selezionando una figura tra i dipendenti del servizio Cultura del Comune: «Un passaggio utile ad avviare la razionalizzazione, tagliare i costi e rafforzare il legame tra istituzioni e amministrazione».
Nel piano del sindaco c’è anche la volontà di rivedere lo statuto delle fondazioni, eliminando l’automatismo che vuole il sindaco in carica anche presidente di diritto degli enti.
«Un incarico sempre più impegnativo che, unito a quello di primo cittadino, rischia di pregiudicare l’efficacia di entrambi i ruoli. È giusto separare le due funzioni, pur mantenendo la nomina nelle mani del sindaco».
Il percorso di riorganizzazione dovrebbe entrare nel vivo entro il 2025, con il coinvolgimento della maggioranza e dei soggetti interessati.
L’obiettivo finale è chiaro: snellire la macchina amministrativa per investire di più nella cultura e nella progettualità, consolidando quanto fatto durante l’anno da Capitale italiana della cultura.