Politica

domenica 19 aprile 2020

PD Pesaro: "La priorità è il lavoro, in sicurezza, ma banalmente non si vive di solo lavoro"

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PD Pesaro: "La priorità è il lavoro, in sicurezza, ma banalmente non si vive di solo lavoro"

di Massimiliano Amadori, Capogruppo PD 

La quarantena si sta avviando verso la sua fase finale, provo a fare una riflessione. È domenica, dopotutto, e non c’è la Serie A. 

Da quando oltre ai controlli sono state introdotte anche le sanzioni (dal 25 marzo in poi) in Italia sono stati fatti circa 5,7 milioni di controlli, spesso alle stesse persone, che magari erano semplicemente costrette ad andare al lavoro, o a comprare un farmaco salvavita. 

Di questi 5,7 milioni di controlli (alcuni svolti ispirandosi alla Cavalcata delle Valchirie di Apocalypse Now, e quindi francamente ridicoli e offensivi, altri rigidi e legalistici), solo il 3,5% hanno portato alla multa. E solo lo 0,04% alla denuncia. I pesaresi insomma hanno risposto bene e chi dice il contrario è fin troppo condizionabile dallo storytelling anti-italiano dell'indisciplinatezza popolare e dei «è pieno di gente in giro», buono al massimo per le barzellette. 

In ogni caso, ora che questa prima fase andrà ad esaurirsi, la sfida credo debba essere non solo quella dirimente di garantire il lavoro in sicurezza, ma sapere come saranno le nostre vite da qui in avanti. Banalmente, non viviamo solo per lavorare, ma anche di cene con gli amici, musica, cultura, notti lunghe. 

Da Roma vorremo capire come tornare gradualmente alla normalità, consapevoli che chi dice che non dovremmo ci sta prendendo in giro, ci tratta come ragazzini e non sta facendo i conti con la Storia. Quando i canali di Venezia torneranno ad essere meno limpidi, quindi sentiremo il rumore dei bambini per strada oltre che il canto degli uccellini, quando torneremo a vedere le partite della Nazionale accalcati in un bar in spiaggia, affollando la bicipolitana, beh quello forse non sarà il migliore dei mondi possibili, ma il mondo in cui abbiamo tremendamente bisogno di tornare a vivere. Per il nostro benessere, economico, e psicologico.

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