Politica
giovedì 24 ottobre 2024
PD Marche ad Acquaroli su ATIM: "No all'indagine interna dove il controllore è lo stesso controllato"
newsdi PD Marche
“Evidentemente il presidente Acquaroli ha un grosso problema con la democrazia e la trasparenza. Non si spiega altrimenti la sua surreale proposta di rispondere allo scandalo che sta montando intorno ad Atim, grazie alle nostre denunce e alle nostre inchieste, con l’istituzione di una commissione di indagine interna. Acquaroli finge di dimenticare che non solo ha fortemente voluto Atim, tanto da metterci la faccia in uno dei suoi rarissimi interventi in consiglio regionale, ma soprattutto che detiene fin dall'inizio del mandato la delega al Turismo e che, quindi, è lui stesso che gestisce direttamente l’Assessorato da cui escono le risorse che la Regione Marche assegna ogni anno attraverso il proprio bilancio all’Agenzia. Acquaroli ci vuol far credere che non conoscesse l’enorme flusso incontrollato di denaro pubblico che, attraverso Atim, arriva a Roma? Vorrebbe farci intendere che non sapesse nulla degli uffici affittati da Atim nei locali della Camera di Commercio, che costano alla Regione Marche 80 mila euro all’anno, costantemente vuoti in orario di lavoro nonostante l’ente conti in pianta organica ben 12 persone? La verità è che il primo atto che Acquaroli dovrebbe compiere è l’immediata rassegnazione delle proprie dimissioni da assessore al Turismo, affidando la delega a un altro componente della giunta”.
A dirlo è il gruppo assembleare del Partito Democratico.
“Non serve alcuna commissione di indagine interna - spiegano i dem - dove peraltro ci troveremmo nella paradossale situazione che il controllore è lo stesso controllato. E’ urgente, invece, una vera commissione d’inchiesta in consiglio regionale, richiesta che formalizzeremo a breve, per fare finalmente luce sull’oscuro operato di un ente diventato l’emblema del malgoverno del centrodestra, grazie alla facile elargizione di contributi, incarichi e prebende senza alcun rispetto per la trasparenza amministrativa. E sarebbe finalmente ora che la maggioranza permettesse l’iscrizione in aula della nostra proposta di legge per l'abrogazione di Atim, ferma ormai da mesi in commissione. E’ giunto il momento che non solo il presidente, ma ogni singolo consigliere regionale si assuma la responsabilità di dirsi favorevole o contrario a questo carrozzone politico che fino a oggi ha prodotto solo danni al turismo del nostro territorio”.