Politica

sabato 16 novembre 2024

PD Marche: "Da oggi al lavoro per costruire l'alternativa alla Giunta Acquaroli in vista delle Regionali 2025"

PD Marche: "Da oggi al lavoro per costruire l'alternativa alla Giunta Acquaroli in vista delle Regionali 2025"

di PD Marche

Il Partito Democratico delle Marche si prepara a una nuova stagione politica con un forte impegno per le elezioni regionali del 2025. 

Durante la Direzione Regionale, la Segretaria Chantal Bomprezzi ha delineato il futuro del Partito, rilanciando la sfida di costruire un’alternativa ambiziosa, solida, di qualità e inclusiva alla giunta regionale di centro-destra guidata da Acquaroli.

La relazione della Segretaria ha messo in luce le criticità che affliggono la regione sotto la gestione del governo Acquaroli: dalla crisi sanitaria, con i dati drammatici sulla sanità marchigiana e la gestione delle liste d'attesa; alla difficile situazione economica, con un tasso di crescita molto inferiore alla media nazionale; al forte calo dell’export e del numero di imprese attive. Bomprezzi ha anche evidenziato le problematiche strutturali, come lo spopolamento nelle aree interne, il blocco della ricostruzione post-sisma, l’inadeguatezza delle infrastrutture, l’aumento della povertà.

“Le Marche sono ferme”, ha dichiarato Bomprezzi, sottolineando la mancanza di visione e di azioni concrete per affrontare le sfide del presente.

“La politica regionale appare insipida, anonima, senza una direzione chiara, senza risposte concrete ai reali bisogni delle persone. Mentre le Marche soffrono, il Governo Acquaroli è interessato esclusivamente ad elargire posti di potere e incarichi, con particolare attenzione agli amici romani”, ha aggiunto.

In risposta a questo scenario, il PD Marche si prepara a lanciare un progetto alternativo, basato su una “ricetta di comunità”, dove non prevalga la logica Partito contro Partito, ma un impegno collettivo a soddisfare i bisogni delle persone: “Qui non si tratta solo di raccogliere consensi elettorali in vista delle elezioni regionali del 2025 – ha sottolineato Bomprezzi - ma di costruire un patto con la comunità”. 

Bomprezzi ha ribadito la necessità di creare una coalizione inclusiva e ampia, secondo un nuovo ed originale modello di partecipazione politica da contrapporre all’oramai fallita filiera di destra: “Sin dalla mia elezione abbiamo coinvolto in molteplici iniziative esponenti e rappresentanti di altre forze politiche che non appoggiano il Governo Acquaroli – ricorda la Segretaria. Allo stesso modo, ho accolto favorevolmente gli inviti estesi da queste ultime. Abbiamo la responsabilità di essere il perno attorno a cui costruire un’alternativa che sappia guardare dalla sinistra al centro, senza rinunciare ai nostri valori ma mettendo al primo posto i problemi concreti dei cittadini”.

Un passaggio importante della relazione è stato l'annuncio di un rafforzamento del Partito con l’ingresso di Michela Bellomaria nella Segreteria regionale come Vicesegretaria aggiunta, e con l’allargamento della segreteria regionale ad altri componenti, sempre all’insegna del rinnovamento. Istituita anche una “Commissione programma” di esperienza che sarà di ausilio nel portare a sintesi nel Partito i contributi dei diversi Tavoli tematici e finalizzata alla stesura del programma elettorale. 

“Oggi è un giorno di festa. Oggi più che mai, non solo nella forma ma anche nella sostanza, il PD Marche è di tutti, con un governo unitario che insieme costruirà il programma e che altrettanto unitariamente identificherà il proprio candidato Presidente da proporre alla coalizione. Da questo momento siamo ufficialmente al lavoro per l’alternativa” ha dichiarato la Segretaria.

“Da qui partiamo per il lungo viaggio che ci porterà alla guida della Regione – rimarca Bomprezzi - grazie alla partecipazione attiva di tutti, coinvolgendo la società civile, ascoltando le esigenze del territorio e facendole nostre. Abbiamo già in cantiere degli eventi tematici chiave pensati proprio per questo ambizioso scopo”.

La Segretaria PD Marche ha quindi chiuso il suo intervento affermando che “ciò in cui vogliamo distinguerci dalla destra del capo, dal pensiero unico e dalla finta filiera di Partito, è un centro-sinistra delle comunità, della pluralità, del collettivo. Aperto, inclusivo, umile, capace di ascoltare, di mettersi in discussione, curioso di imparare. Questa sarà la nostra ricetta vincente per cucinare l’alternativa”.

 

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