Politica
lunedì 09 settembre 2019
giovedì 28 novembre 2024
di PD Pesaro
Baiocchi dimostra ancora una volta un atteggiamento più interessato alla polemica politica che al bene dei cittadini e al futuro delle Marche. È necessario rispondere con argomentazioni chiare e basate sui fatti.
Baiocchi parla di stazioni sopraelevate fino a 12 metri che “spaccano in due la città”, ma questa è un’immagine costruita per spaventare. Il progetto del bypass ferroviario utilizzerebbe il tracciato già esistente dell’autostrada A14, affiancandosi ai piloni attuali, senza creare nuove barriere. La sua narrativa è solo allarmistica.
Il progetto del bypass è realistico e già finanziato con 1,8 miliardi di euro, a differenza del piano di alta velocità integrale nelle Marche, che richiederebbe 30 miliardi oggi inesistenti. Rinunciare a queste risorse significa perdere un’occasione concreta per lo sviluppo regionale. Parlare di “guardare al prossimo secolo” è una strategia per nascondere l’incapacità di proporre soluzioni immediate.
Baiocchi definisce miope il progetto del bypass, ma la vera miopia è quella di chi rischia di lasciare che fondi essenziali vengano dirottati verso altre regioni. Il bypass è compatibile con i progetti futuri di alta velocità e rappresenta un primo passo verso un miglioramento complessivo della linea adriatica.
Se davvero crede nel bene del territorio, dovrebbe unirsi a Ricci nel chiedere al governo di mantenere queste risorse nelle Marche. Invece, si limita a fare propaganda per il centrodestra senza considerare l’interesse dei cittadini.
È evidente che la vera preoccupazione di Baiocchi non è il progetto, ma il fatto che Ricci sia stato il promotore di questo risultato. Il suo obiettivo è sminuirlo perché non ne è stato il promotore, anziché collaborare per il bene comune.
Il bypass di Pesaro e Fano è un’opportunità concreta e sostenibile per la regione. I fondi ci sono, il progetto è valido, e rinunciare significherebbe perdere una possibilità unica. Baiocchi smetta di fare polemiche sterili e si impegni a difendere queste risorse scrivendo anche lui a Salvini e Meloni. I cittadini meritano amministratori che pensano al futuro, non politici impegnati a regolare i conti con i propri avversari.
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