Politica
giovedì 03 dicembre 2020
Ospedale unico, Ricci: "Non possiamo fermarci"; Castelli: "Prima il piano"
di Agenzia Dire
Nuovo ospedale Marche Nord, botta e risposta tra il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, e l'assessore regionale al Bilancio, Guido Castelli, ospiti ieri sera di una trasmissione televisiva su VeraTv. Il primo cittadino pesarese ha ribadito la necessita' di una nuova struttura nel nord della regione anche per arginare la mobilita' passiva.
"Coloro che non trovano una risposta in provincia di Pesaro Urbino vanno a curarsi a Bologna o a Milano- dice Ricci- e il progetto del nuovo ospedale di Muraglia nasce per rispondere a questa esigenza. Non e' mai stato un ospedale unico perche' comunque nel Piano sanitario l'ospedale di Urbino diventa l'ospedale di rete delle aree interne, Pergola l'ospedale di polo e le altre strutture vengono trasformate".
Il consiglio regionale ha approvato una mozione in cui chiede di sospendere tutte le procedure per realizzare nuovi ospedali finanziati con il project financing. "La giunta regionale ha approvato demagogicamente questa proposta nel momento in cui ci sono 250 milioni di euro di investimenti pronti a partire dei quali 120 sono pubblici- incalza Ricci-. Non va bene il project financing? A me non interessa il project ma solo che si faccia l'ospedale. In questo periodo, tra stanziamenti nazionali, risorse europee, fondi Inail e possibilita' di accendere nuovi mutui, il problema delle risorse pubbliche per l'ospedale di Muraglia non si pone".
È necessario pero' stringere i tempi per l'amministratore dem. "Se la Regione vuole abbandonare il project e finanziare l'ospedale con risorse pubbliche facendo le gare per i servizi noi firmiamo domattina- conclude Ricci-. Ma non mi si dica che occorre aspettare il Piano socio-sanitario perche' anche qualora la giunta fosse velocissima passeranno almeno due anni. Ed e' inaccettabile tenere ferme le risorse in questa fase. Spero che dalla Regione ci sia un sussulto di realismo e una proposta per trovare una soluzione. La campagna elettorale e' finita".
Pronta la replica dell'assessore Castelli. "Noi abbiamo in giunta approvato la sospensione di tutte le realizzazioni di ospedali in project financing perche' riteniamo che il riordino della rete ospedaliera debba basarsi sul Piano socio-sanitario- dice Castelli-. Su di un dato programmatorio che e' totalmente mancato nella precedente legislatura regionale. Tutte queste iniziative erano state promosse in assenza di un Piano sanitario".
La maggioranza regionale di centrodestra è favorevole a nuovi ospedali ma non agli ospedali unici. "Su Pesaro noi abbiamo contestato la modalita' del project financing che avrebbe esposto la comunita' a due rischi certi- continua Castelli-. Un obbligo di remunerazione dell'investimento privato che avrebbe fatto lievitare la spesa e il fatto che, rispetto all'ipotesi di Ceriscioli, non si sarebbero neanche realizzate quelle economie che dovevano sostenere i canoni di disponibilita' che nel tempo la Regione avrebbe dovuto pagare ai privati".
La sostenibilita' finanziaria dei canoni di disponibilita', secondo l'ex sindaco di Ascoli, "doveva basarsi sulla chiusura dell'ospedale di Fano ma siccome Seri non dava l'ok alla localizzazione Ceriscioli, facendo saltare potenzialmente i conti, ha previsto il mantenimento del Santa Croce ed addirittura un'altra iniziativa privata per completare l'offerta ospedaliera".
