Politica
giovedì 15 febbraio 2024
Ospedale di Mombaroccio, Biancani: "Non ci saranno 30 posti letto come promesso, i nodi vengono al pettine"

“È stata pubblicata la relazione al Bilancio di Previsione 2024 dell’AST di Pesaro e Urbino ed è emerso che il progetto per l’Ospedale di Comunità di Mombaroccio sarà notevolmente ridimensionato nel numero dei posti letto e costerà di più come avevo previsto già quando la Regione annunciò il progetto”.
Così il Vicepresidente del Consiglio Regionale Andrea Biancani, da sempre critico verso la realizzazione della nuova struttura invece del recupero del Bricciotti.
“La relazione dell’AST è chiarissima ed evidenzia tutte le debolezze della scelta della Regione di fare un Ospedale di Comunità a Mombaroccio. La Regione aveva previsto per la struttura 30 posti letto, un numero comunque esiguo se si considera che l’Ospedale di Comunità di Mombaroccio dovrà servire i residenti di Pesaro e di tutti i comuni limitrofi, circa 150 mila persone. La notizia però è che la Regione ha dovuto addirittura rivedere a ribasso il progetto, portando i posti letto ad appena 15. Il motivo è che, per un progetto del genere, i 3,6 milioni di euro del PNRR sono insufficienti, ne serierebbero ben 8,45. Il nuovo progetto, con ben 15 posti letto in meno, costerà comunque di più dei fondi disponibili, 4,8 milioni in totale, a coprire i quali interverranno lo Stato, con 360 mila euro, e la Regione stessa, che finirà per spendere quasi 1 milione, per una struttura che potrà dare risposta a pochissime persone”.
“La cosa paradossale è che il Bricciotti avrebbe 40 posti letto, anche se attualmente ne vengono utilizzati in media tra i 6 e i 10, per via anche delle condizioni precarie di una parte della struttura che necessita di ristrutturazione. Per questo, quando uscì la notizia di un nuovo Ospedale di Comunità a Mombaroccio, mi dichiarai contrario, indicando che la soluzione migliore sarebbe stata recuperare la struttura esistente. Oggi, l’errore regionale è ancora più evidente. Non ci sono risorse per sistemare il Bricciotti che ora rischia l’abbandono, una struttura davanti all’ingresso del paese e che garantirebbe 40 posti letto, ma si spenderanno quasi 5 milioni per una struttura nuova da 15 posti letto che per giunta priverà la comunità del campo da calcio”
“Oltre al danno per Mombaroccio, che vedrà un impoverimento dell’offerta di servizi sanitari e passerà da una struttura che potenzialmente avrebbe 40 posti letto ad una da 15, ci saranno problemi anche per tutto il territorio circostante. L’Ospedale di Comunità non è un vero ospedale, con il pronto soccorso e i reparti specialistici, ma è una struttura per i ricoveri lunghi di chi, uscito dall’Ospedale vero e proprio, non è da subito autosufficiente ma ha bisogno di cure e assistenza prima di poter tornare a casa. Le norme prevedono che ci sia un’Ospedale di Comunità ogni 100 mila abitanti, quindi, per farlo a Mombaroccio si è tolta questa funzione a Galantara, struttura che poteva sviluppare ben più posti letto, e si lascia l’Ospedale di Pesaro con una disponibilità, nelle proprie vicinanze, di soli 15 posti letto per lungodegenza. Con un bacino di circa 150 mila persone, vuol dire un posto ogni 10 mila abitanti. I cittadini della vallata Pesarese, quindi, usciti dall’Ospedale di Pesaro, dovranno essere ospitati nelle strutture di Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro. È evidente l’assenza di una pianificazione strategica che punti a ottimizzare i servizi e la loro distribuzione.”
“La verità - conclude Biancani - è che la Regione ha fatto una politica sanitaria puramente elettorale e non razionale. Ha scelto dove realizzare gli Ospedali di Comunità non in base alle esigenze della popolazione e a dove questa risiede, ma in base a dove poteva servire mettere una targa con scritto ‘Ospedale’. Avendo raccontato per anni che avrebbero riaperto ospedali ovunque e sapendo che è impossibile, sia per via delle norme sia per la scarsità di risorse e personale a disposizione, hanno deciso di posizionare dove conveniva, elettoralmente, un’Ospedale di Comunità, che un ospedale non è, solo per poter dire di aver mantenuto una promessa. Scelte, dunque, fatte senza tenere conto delle reali esigenze dei territori, senza ottimizzare e razionalizzare le risorse economiche e il personale e che costringeranno le strutture ospedaliere a distribuire i pazienti su tutto il territorio provinciale senza alcuna logica sanitaria”.
L'interrogazione è stata sottoscritta da Micaela Vitri e dal gruppo PD.