Politica

mercoledì 15 gennaio 2025

Nuovo dirigente comunale, Biancani: "Non ci sto al linciaggio, è ora di smetterla, a tutto c'è un limite"

Nuovo dirigente comunale, Biancani: "Non ci sto al linciaggio, è ora di smetterla, a tutto c'è un limite"

di Andrea Biancani sindaco di Pesaro 

"Nuovo Dirigente, Bufera in Comune".

Così titola l’articolo di oggi de "Il Resto del Carlino".

Che non siamo in un Paese normale lo so benissimo, ma che si cerchi di dare un messaggio di irregolarità e di poca trasparenza è ASSURDO.

Come sempre mi sono reso disponibile per spiegare tutto il percorso fatto - agli stessi giornalisti che hanno scritto l’articolo - per arrivare a selezionare la nuova Dirigente del servizio Ambiente e Sistemi Informativi del Comune ma nonostante questo vedo che si vuole mettere in cattiva luce il sottoscritto e/o l'Amministrazione che rappresento.

Per la scelta della Dirigente in questione è stata prevista una commissione esterna, proprio per evitare che a valutare i candidati fossero gli stessi colleghi di lavoro, che ha valutato la professionalità di tutte le decine di candidati.

Successivamente la commissione ha individuato la terna di candidati più "adatti" per l'incarico previsto.

Ho incontrato tutti e tre i professionisti di persona e, dopo i colloqui, ho scelto la candidata che entrerà nelle prossime settimane a far parte dell’Amministrazione di Pesaro.

Bene.

Ora più o meno velatamente vengo accusato di aver scelto la Dirigente perché circa 14 anni fa gravitava nella sinistra giovanile e perché amica di alcuni nomi noti della politica cittadina.

Non mia.

Sono veramente indignato di questo atteggiamento che mette in cattiva luce non solo la candidata scelta ma tutti i partecipanti, l’Amministrazione pesarese, i componenti della commissione e, soprattutto, suggerisce ai cittadini l'idea che il sottoscritto abbia voluto agevolare una persona. 

Non ci sto a questo vero e proprio linciaggio.

È ora di smetterla.

Sono una persona onesta che lavora oltre 10 ore al giorno, sabato e domenica compresi, per l'intera comunità, con l’attenzione di un buon padre - o madre - di famiglia.

Ovviamente posso sbagliare o commettere errori anche io, è umano, ma sull'onestá e sulla buona fede non transigo.

Ricordo che all'uscita del bando una figura "politica" cittadina, che ama contestare l'Amministrazione su ogni scelta (e che poco di concreto e fattibile propone) e con la denuncia facile, aveva dichiarato che il bando era inutile in quanto i vincitori sarebbero stati entrambi i dirigenti uscenti.

Che ci siano candidati che fanno l'accesso agli atti è normale. 

Non è normale montare un caso su ogni cosa e dare una messaggio di poca trasparenza o poca legittimità delle mie scelte.

Continuerò a fare il mio lavoro con la rettitudine che mi appartiene e per difenderla e farla valere farò quanto nelle mie prerogative valutando anche azioni legali.

È ora di finirla.

A tutto c'è un limite.

Il messaggio che viene dato è chiaro.

In Comune non sono trasparenti e per lavorare bisogna essere raccomandati. 

Basta.

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